Dimissioni Mazzoldi, si torna al via. Manuale Cencelli o pragmatismo?

SARONNO – Le dimissioni dell’assessore al Bilancio fanno tremare i polsi a qualsiasi Giunta e maggioranza, per la difficoltà di trovare un sostituto con le competenze e il tempo necessario a svolgere l’incarico ma soprattutto per la fase di rodaggio che serve per iniziare a muoversi tra i capitoli del conti comunali.
Lo è ancor di più a Saronno nell’anno che stiamo vivendo: c’è il post covid, i fondi del Pnrr da gestire, il passaggio da Saronno Servizi ad Alfa della rete idrica in agguato con il primo Natale (perchè qui “balla” anche la delega al Commercio) in cui si spera ci sia il ritorno di eventi e delle shopping “in presenza” (basti dire che i comuni limitrofi ad esempio ha già fatto il piano luminarie).
Per questo le dimissioni da assessore al Bilancio e al Commercio di Giulia Mazzoldi sono una bella gatta da pelare per l’Amministrazione Airoldi.
Non bisogna dimenticare che la maggioranza l’anno scorso ha fatto un previsionale tecnico perchè non c’erano i tempi per prepararne uno nuovo, che ha rinviato le maxi variazioni per riscrivere il bilancio da gennaio fino ad agosto spiegando che era tutta colpa della burocrazia comunale e dell’elezione ad ottobre che non dava i giusti tempi per agire.
E adesso sembrano ritrovarsi da capo. Allora alla luce del sostegno sempre garantito, dell’impegno e della dedizione e professionalità riconosciuti a Mazzoldi (pre nomina e con grande onestà anche post dimissioni) perchè non chiedere all’assessore di restare almeno fino al previsionale magari affiancata dal successore? Perchè non evitare di trovarsi di nuovo ad ottobre con un assessore nuovo e le inevitabili difficoltà di un nuovo previsionale in tempi stretti?
La maggioranza saronnese però ha preferito sfoggiare tutto il fair play di cui è capace (anche con qualche incidentino diplomatico quando nella foga di ringraziare l’assessore uscente arriva prima Tu@ del suo Pd) mettendosi a lavorare su quei 3 nomi che sono i papabili al posto.
I temi sul piatto sono tanti: la competenza, la conoscenza della macchina comunale indispensabile per entrare in corsa e con così poco preavviso, la capacità di trovare un equilibrio in una giunta con meccanismi complessi (a partire dalle cicatrici lasciate da un paio di crisi serie in meno di un anno) ma anche il rapporto con il personale comunale (non certo idilliaco in questo periodo con tensioni e malumori che non sembrano destinarsi a sopirsi rapidamente) e non ultimo il capitolo del commercio complesso quanto trascurato.
Prevarrà il manuale Cencelli o il pragmatismo? La maggioranza di Saronno riuscirà a preferire “quello che serve” a “quello che piace di più”? E chissà magari, come si vocifera in maggioranza (ma a sottovoce per non far arrabbiare il sindaco), ci scapperà anche qualche ritocco alle deleghe dell’intera Giunta per dare una registrata alla macchina che dopo il primo anno potrebbe aver bisogno (su qualche tema trascurato o dimenticato) di qualche messa a punto per affrontare con slancio la ripartenza.
22092021