Appello ad Airoldi: “Saronno accolga subito una famiglia afghana. Si può fare subito”

SARONNO – “Una comunità che si definisce solidale deve dare un segnale concreto di fronte alla gravità della crisi umanitaria afghana”.
Inizia così l’appello firmato da Società della cura del Saronnese, Università delle migrazioni, Liberazioni film festival e Attac Saronno per chiedere di accogliere subito i profughi afghani anche a Saronno.
“Non possiamo rimanere inerti di fronte alla fuga di migliaia di persone da un Paese che abbiamo contribuito ad occupare militarmente per 20 anni e che alla fine abbiamo consegnato ai suoi peggiori aguzzini.
È venuta l’ora, in questi giorni, di prenderci cura degli esseri umani che da questa catastrofe stanno fuggendo, per risarcire loro almeno in parte il vergognoso (e anticostituzionale) comportamento “filo-atlantico” del nostro Paese.
Cosa possiamo fare noi cittadine e cittadini di pace?
Possiamo chiedere alle nostre istituzioni locali di fare la propria parte, come la facemmo 30 anni fa con le persone in fuga dall’Albania:
Aprile le nostre porte a chi fugge dalle morte e dalla negazione dei diritti umani fondamentali.
Per questo chiediamo al Sindaco di Saronno di adoperarsi immediatamente presso le autorità, a partire dal Prefetto, segnalando la propria disponibilità ad accogliere una famiglia afghana in fuga in un appartamento o altro spazio idoneo presente in città, con un percorso di “accoglienza integrata e partecipata” e risorse adeguate a favorirlo.
Si può fare. Si può fare subito. Si può fare bene.
E ci farebbe sentire comunità che è parte della storia. E, nella storia, dalla parte giusta”