Famiglia, Gadda (Iv): “S’inizia a programmare e misurare politiche”

VARESE – “In questo Paese s’inizia a programmare, a mettere risorse sulla famiglia e sulle pari opportunità tra uomo e donna ma anche tra generazioni e a misurare l’impatto di queste politiche”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, deputata di Italia viva del Varesotto, nella replica al question time con la ministra della Famiglia, Elena Bonetti.
“I numeri impietosi – ha continuato – sulla presenza delle donne nel mondo del lavoro e sulla natalità dicono chiaro che quanto si è fatto in questi anni non è stato sufficiente. La strategia nazionale sulle pari opportunità, insieme al Family act, è la cornice in cui innestare i 7 miliardi del Pnrr a cui si sommano tutte le altre misure trasversali come quelle legate alle competenze e digitalizzazione, i 2,5 miliardi ai comuni per asili nido, scuole dell’infanzia, e centri polifunzionali per le famiglie. La parità passa dalla concretezza della vita quotidiana, che il Family act coglie in pieno rispetto alla riforma dei congedi parentali, utilizzati durante la pandemia. Ma soprattutto al riconoscimento dei servizi per la conciliazione dei tempi della vita privata e a lavoro. In alcune aree di questo Paesi gli asili nido semplicemente non ci sono. Nel Family act e negli altri provvedimenti dà dignità al lavoro di cura e, soprattutto, si inizia a parlare, anche grazie agli emendamenti presentati da Italia viva, del tema della detraibilità, delle spese legate al lavoro domestico, perché non se n’è mai parlato”.
“Va infine riconosciuto alle donne il loro ruolo prioritario nel mondo del lavoro. La strada maestra non può che essere la decontribuzione. Il Family act è un indirizzo all’interno di una strategia ben precisa che ci consentirà di guardare come nel tempo queste misure saranno attuate per incontrare i bisogni delle persone, la competitività del Paese ma anche i loro sogni”, ha concluso.
22072021