Angaroni: “Le letture del martedì? Un ponte contro l’isolamento”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Chiara Angaroni presidente della commissione Cultura del comune di Saronno in merito a “Letture del martedì”.
Martedì sera c’era un cuore pulsante nel parco di via Amendola al Matteotti, una serata che profuma di poesia: martedì delle letture.
E’ stato coinvolgente vedere le persone riunite in cerchio, con le dovute distanze di sicurezza, intente ad ascoltare passi di libri o poesie lette da altre persone del pubblico. Un modo semplice e diretto per apprezzare la letteratura e dare la possibilità ad ognuno di leggere qualcosa.
Come ho sempre sostenuto, la cultura è uno strumento che fa riscoprire il valore della socialità: stare seduti insieme, in cerchio, all’aria aperta, lontani dalla televisione e dai social. Un modo per rieducare ai valori della condivisione e della relazione. Grazie a serate così intime ci si apre al confronto su tematiche importanti attraverso le pagine di un libro. Ieri sono state lette tante poesie: pezzi di Neruda, Shakespeare, Livia Chandra Candiani. Un signore ha letto una storia breve scritta da lui. Io stessa ho letto una poesia di Tali Sorek, una bambina che durante la guerra del Kippur scrisse “Avevo una scatola di colori”.
Sono rimasta stupita dall’ardore di chi ha reso possibile questa magia, l’intento è proprio quello di voler riqualificare e valorizzare questo quartiere.
Portare la poesia in periferia. Serate culturali come queste possono davvero contribuire alla rieducazione sentimentale ed emotiva delle persone, allontanare i giovani da alcune situazioni di disagio, far riscoprire la bellezza della lettura ed il valore
della socialità, dare modo agli altri di leggere pezzi scelti da loro, scoprire tanti talenti che si nascondono in città.
La cultura riesce così a creare un ponte perché essa non è isolamento ma relazione. Cultura non sono circoli chiusi ma è apertura verso gli altri.Il confronto che si crea stando insieme è impagabile. Mi ha ricordato quelle serate, da bambina, quando si stava all’aperto ad ascoltare i racconti e gli aneddoti dei più anziani.
23062021