Fascia biancoceleste errata, Gilli: “Ora, con lo stemma della Repubblica, è legittima”

SARONNO – “L’attuale Regolamento del Consiglio Comunale, opera della precedente amministrazione, all’art. 17, comma 3, dota il Presidente del Consiglio Comunale di una fascia bianco-azzurra, i colori di Saronno”.
Inizia così la nota del presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli in merito alla celeberrima fascia biancoceleste.
“Purtroppo, il solenne manufatto ereditato dalla cessata presidenza era affetto da un inammissibile errore, peraltro molto significativo: sui due lembi della fascia, infatti, era ricamato per due volte solo lo stemma della città. Ma Saronno non è una città—Stato, fa parte della grande comunità nazionale della Repubblica Italiana.
Uno stemma cittadino, dunque, doveva essere rimosso e sostituito dallo stemma della Repubblica, per obbligatoria e coerente analogia con la fascia tricolore del Sindaco e la fascia azzurra del Presidente della Provincia, per cui è prescritto lo stemma della Repubblica.
Fatta eseguire la riparazione, la fascia oggi è regolare secondo le norme del protocollo e del buon senso e Saronno è tornata simbolicamente ad essere un Comune italiano.
Nessun sogno ideologico di indipendenza, padana o meno, può giustificare la manomissione di un simbolo civico, che da ora potrà essere usato nel rispetto delle regole del cerimoniale e dell’appartenenza al Comune e alla Repubblica di tutti”.
12022021
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Commenti
Non ravvedo la necessità di una nota alla cittadinanza che è più politica / ideologica che “puramente di indirizzo istituzionale”, casomai si riservi l’intervento in consiglio comunale.
Piuttosto, ora che “a suo dire” si è ripristinato l’onore della fascia di ordinamento comunale, che se ne faccio buon uso nello “sfoggiarla e nell’uso politico” e rammenti che non è una fascia a fare un buon presidente come nemmeno dona un potere diverso che quello rappresentativo, tantomeno di referenza o taumaturgico.
Se non sbaglio solo la fascia tricolore e naturalmente la bandiera Italiana deve essere a norma senno si incorre nel vilipendio
Mi permetto di dire che, pur ritenendo giusto l’intervento, ritengo che sia veramente brutta esteticamente parlando.
Il significato di questa precisazione fatta sulla regolarità di un simbolo che rappresenta una città è una lezione civica del protocollo per apprendere che le leggi della Repubblica Italiana non possono essere usate a proprio uso e consumo per mistificarne ogni espressione ma nel rispetto di ogni diritto civico dei cittadini.
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Ma di quali leggi sta parlando?
Non c’è nessuna legge che regolamenti la fascia del presidente del consiglio.
Se invece ho preso un abbaglio me la indichi, la studierò e le sarò grata.
Non essendo fascia normata se non dal consiglio comunale, quale norma statale riferirebbe la necessità dello stemma su una fascia che non esiste?
Occupatevi dei reali problemi anziché cercarne di inesistenti e inutili: se la fascia è inutile non usatela. Se invece la volete usare non cercare scuse “legali”.
Gilli ti lovo!
Con tutti i problemi che abbiamo questo pensa alle fasce
Innominabile
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e del resto il benaltrismo non guasta mai!!!!
guarda che la padania non tira piu’ da tempoAnzi adesso anche la lega si è reinventata
Atlantista
Europeista
l’Euro è intoccabile
E anche Draghi da distruttore del nostro futuro è diventato santo e stupendo -
Perché una cosa esclude l’altra?
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Se per questo in regione pensano a bere birra quando la Henkel di Lomazzo ha appena annunciato la chiusura dello stabilimento…. Sarà per festeggiare l’ottimo risultato del piano vaccini antinfluenzali
Bravo, finite le mattane!
Meno male che c’è Gilli…..ma perfavore con i problemi che ci sono pensiamo e scriviamo della fascia!!!
Mitico Gilli!!!
la passata amministrazione ha proprio cannato su tutto
E se ne è accorto solo adesso! Mah!
C’è Saronno alla “fame” causa pandemia e Gilli fa il “perfettino” sui pittogrammi della fascia biancoceleste che deve indossare. Ma in che mani siamo finiti o meglio ….siamo ritornati.
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Saronno su di voi si è espressa da poco…
Invece di pensare allo stemma.. faccia qualche ripetizione al Sindaco Airoldi.. Saronno è ferma Saronno è piena di spacciatori sporcaccioni. La nuova amministrazione è peggio dei 5 stelle a Roma. Povera Saronno
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spacciatori??? impossibile aveva risolto tutto il sindaco Fagioli e la sua amministrazione
hanno detto con almeno 20 articoli che il loro piano sicurezza era via via applicato fino ad aver raggiunto ogni obbiettivo! -
Vero che voi a stemmi è tricolori siete allergici
Bravo e grazie
Molto ben fatto!
Non sono ironico, lo apprezzo davvero . Il tentativo di modificare le cose in maniera strisciante rimuovendo i simboli che ci qualificano come cittadini d’Italia (e di Europa) arrivando a non indossare la fascia tricolore era una delle (tante) odiose strategie messe in atto da una certa parte politica che, dopo aver propugnato usi indecenti del tricolore, ha poi utilizzato il termine “italiani” solo per opportunismo.
DA CITTADINI PADANI A CITTADINI EUROPEI
Che cambiamenti per i leghisti! L’Europa è improvvisamente divenuta amica della Lega e, conseguentemente, i leghisti sono divenuti europeisti! “Folgorati sulla strada” …di Bruxelles, non sono più sovranisti! Che stravolgimento per la Lega saronnese…solo fino a qualche mese fa inneggiava alla indipendenza della Padania… Addirittura il Presidente Gilli, nel suo odierno intervento, fa notare che sulla fascia bianco-azzurra mancava l’obbligatorio stemma della Repubblica…mancava la nostra Italia.
Inizialmente la Lega Nord era contro i meridionali (per la verità, qualificati diversamente), contro Roma “ladrona”, contro l’Italia, contro l’Europa …poi la Lega è diventata Lega Nazionale cambiando così la “nazionalità” dei leghisti: da Padani a Italiani!…adesso sono diventati perfino Europei …da Pontida (capitale della Padania) a Bruxelles, capitale d’Europa… quanti radicali cambiamenti!
I leghisti saronnesi cosa pensano di questi capovolgimenti? Si sono già tutti “convertiti” al nuovo corso?
Nella sua trentennale storia la Lega ha sempre avuto un “nemico”, cercherà un nuovo nemico? …il nemico è un “cemento” che compatta chi è sempre “contro”.