Verdi: “Area ex Parma, che farne dopo il no in consiglio?”
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SARONNO – Dopo il no in consiglio comunale del Piano attuativo di recupero dell’area dismessa ex Parma di Saronno, l’intervento di Roberto Strada dei Verdi, con una valutazione su presente e futuro. Ringrazio la maggioranza per aver respinto la mia osservazione che chiedeva di non autorizzare la dismissione del patrimonio pubblico oggetto di permuta per mancanza di interesse pubblico rilevante. La ringrazio perché poi… ha votato contro il Piano con le stesse motivazioni” ironizza Strada.
Le dimensioni dell’area interessata al piano d’intervento sulla ex Parma sono ragguardevoli ben 23.174,33 mentri quadrati di cui 18444,87 metri quadrati di proprietà Sarcom e 4729,46 di proprietà comunale, oltretutto l’area è a ridosso del centro e in posizione strategica in uscita dalla città sulle vie Marconi e Piave, è quindi evidente che questo intervento non potrà mai essere considerato un intervento edilizio “normale”, anche se le regole urbanistiche permettono alla Giunta di agire come se fosse – ordinaria amministrazione urbanistica -, quindi la grandezza e la posizione dell’area impone di pensare ad un maggior coinvolgimento della città, perché è indubbio che di fronte questa nuova ed inevitabile colata di cemento occorre attutire il pesante impatto ambientale che verrà generato, contrapponendo al supermercato e alle nuove edificazioni alberi e spazi urbani verdi vivibili.
Inoltre occorre tenere presente che l’aumento di traffico automobilistico generato dai nuovi insediamenti (supermercato e nuovi edifici) calcolabile almeno del 30 % , probabilmente sarà troppo per la capacità delle strade interessate (Marconi e Piave), senz’altro sarà troppo per le vie Bainsizza, Monte Grappa, Monte Santo e Don Monza.
Quindi occorre agire con attenzione, ma occorre al tempo stesso ribadire alcuni punti indispensabili per alleggerire l’impatto ambientale del progetto :
1) Il supermercato deve avere il parcheggio sotterraneo al posto di quello a raso.
2) La prevista area verde facente parte di quel 50 % di aree che la proprietà deve cedere al Comune, deve essere bonificata subito e deve mantenere, se non le dimensioni, almeno la forma rettangolare prevista dal progetto, questo permetterebbe di organizzare una nuova area verde di dimensioni accettabili, un polmone verde che risarcirebbe (almeno simbolicamente) i saronnesi per la nuova colata di cemento che dovranno subire.
3) il supermercato non può, per motivi di viabilità e per non cancellare l’area verde e il parcheggio al servizio del PalaExbo, avere l’accesso da via Piave. Del resto il supermercato in questione deve rimanere più un “negozio” al servizio del quartiere che un supermercato che attiri tanti clienti da lontano.
Solo rispettando questi tre punti l’intervento potrà avere un impatto accettabile sulla viabilità e sulla città, senza togliere nulla ai diritti acquisiti dei proprietari, qualsiasi altra soluzione (parcheggio a raso, sbocco su via Piave), sarà solo peggiorativa.
Roberto Strada
Federazione dei Verdi Saronno
27022021