Rappresentanza femminile nei partiti, Gadda invita a una riflessione

SARONNO – “Sono sempre stata per la politica dei fatti, quella dei proclami mi mette un po’ in imbarazzo perché la realtà si impone sempre con grande schiettezza. Oggi è “scoppiato” il caso della sotto rappresentanza femminile nelle scelte dei partiti”. A soffermarsi sull’argomento è Maria Chiara Gadda, parlamentare locale ed esponente di Italia viva.
Italia viva, memore dell’esperienza del governo Renzi dove la parità di genere al governo era 50-50, ha scelto di continuare così dalla sua fondazione applicando questa regola in ogni ruolo di partito territoriale e nazionale e nelle scelte di governo con Teresa Bellanova ed Elena Bonetti. E non è un caso nemmeno che l’unica riforma del governo Conte II sia stata il family act, che fonda le sue radici nelle pari opportunità e l’empowerment femminile. Italia viva su questo tema c’è già nei fatti, e auspico che questa discussione si apra seriamente anche negli altri partiti perché questo sará un bene per la politica e per il Paese. I partiti dovrebbero essere da esempio, ma ciascuno si faccia comunque un esame di coscienza. In queste settimane dove personalmente ho ricevuto messaggi di ogni tipo, c’era in molti uno sgradevole filo conduttore secondo il quale sarei stata esecutrice non pensante del capo. Stimo Matteo Renzi per tanti innumerevoli motivi, e tra questi il fatto di essermi sempre potuta confrontare con franchezza e libertà. Credo che ne abbiamo guadagnato sempre entrambi in rispetto, ed idee.
14022021