Cento giorni, Marta Gilli: “Dopo le prime incertezze, l’Amministrazione dovrà agire diversamente con lo sprone dei saronnesi”

SARONNO – L’Amministrazione Airoldi ha passato il traguardo dei 100 giorni. Abbiamo pensato a tre domande per gli esponenti della mondo politico saronnese per tracciare un bilancio di questi tre mesi.
Ecco le risposte di Marta Gilli di Con Saronno
1. Traccia un bilancio sintetico dei primi 100 giorni di mandato Airoldi
Cento giorni sono pochi per stilare un bilancio, ma sufficienti per comprendere le complessità che ruotano intorno alla buona amministrazione di una città importante come Saronno, quarta per dimensione demografica di tutta la provincia di Varese.
Gli inizi sono stati difficili, come i saronnesi avranno senz’altro compreso. Questa Amministrazione, al suo esordio, ha peccato di superficialità e di inesperienza e si è lasciata trascinata dalle sirene dei cattivi consiglieri; tuttavia confido che il Sindaco, come Ulisse, sappia ora incerarsi le orecchie, per non ascoltare più i cattivi consigli, e guidare la maggioranza, come un comandante deve saper fare, verso solidi e duraturi traguardi.
2. Cosa ti ha emozionato in questi 100 giorni, cosa ti è piaciuto e cosa invece bocceresti.
Uno dei momenti che, in un certo senso, mi ha emozionato, ma in negativo, è stato il voto consiliare favorevole alla realizzazione del supermercato di via San Francesco/via Sabotino: un progetto che cementifica un’area che sarebbe dovuta rimanere verde e sul quale ho espresso, in solitudine, una posizione contraria, che, a mio avviso, ha marcato una netta differenza tra chi si proclama responsabile, ma solo a parole, e chi invece lo è veramente.
Ottima la decisione di concedere un sconto sulla Tari in favore delle categorie produttive in difficoltà a causa della pandemia. Non è molto, sia chiaro; è un segnale importante che questa Amministrazione è dalla parte di chi vuole lavorare. Ma bisogna fare di più. «La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni», recita l’art. 35 della Costituzione e, in questo momento, le categorie di lavoratori più penalizzate dalla crisi pandemica sono i professionisti, come me, i commercianti, gli artigiani e i piccoli imprenditori. Dobbiamo stare con loro, soprattutto in questo momento, perché sono persone in difficoltà, che vogliono lavorare e che versano risorse all’economia del Paese e della nostra città.
3. Quali le priorità a breve termine e quali i progetti su cui iniziare a lavorare?
Sappiamo tutti che a Saronno c’è un problema serio di inquinamento dell’aria, che solo i politicanti e gli opportunisti del cemento non vedono o, peggio, fingono di non vedere. Un problema che deve essere affrontato nell’interesse di noi tutti e dei nostri figli. Un problema che non si risolve con un colpetto di bacchetta magica, ma che richiede una pianificazione del territorio che preservi le aree verdi, che sono il polmone della nostra città, e governi la viabilità che, insieme al riscaldamento domestico e industriale, è una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico.
Occorre investire sul verde, sull’ambiente, sulla mobilità lenta, sulla rigenerazione urbana. Il tema ambientale, una città a misura di uomo, dove le famiglie possano passeggiare, in sicurezza, per il centro e per la periferia, deve necessariamente essere il principale obiettivo delle azioni di questa Amministrazione, per tutto il suo mandato.
Proprio in relazione a questi temi, infatti, ci attende, a breve, la discussione in Consiglio comunale sul progetto di riqualificazione dell’area ex-Parma, che, come noto, presenta numerose criticità e merita di essere vivisezionato. Infine, dobbiamo occuparci, questa volta seriamente, della riqualificazione di Palazzo Visconti e dell’area ex-Isotta Fraschini.
E sono certa che questa Amministrazione, dopo le prima incertezze, fortunatamente colte dai cittadini, anche grazie al mio contributo, saprà agire diversamente da come finora ha fatto. Ma è fondamentale, per raggiungere questo risultato, che i saronnesi sorveglino o spronino di continuo questa Amministrazione a governare sempre meglio.