Cento giorni di Airoldi, Rufini : “Una squadra amministrativa presente e che ha “attrezzato” la città”

SARONNO – L’Amministrazione Airoldi ha passato il traguardo dei 100 giorni. Abbiamo pensato a tre domande per gli esponenti della mondo politico saronnese per tracciare un bilancio di questi tre mesi.
Ecco le risposte di Francesca Rufini, capogruppo della lista civica Tu@Saronno
1. Un bilancio sintetico dei primi 100 giorni di mandato Airoldi
Per prima cosa, penso che occorra contestualizzare questi 100 giorni. In tempi normali si sarebbe votato a fine maggio, la nuova amministrazione si sarebbe insediata a giugno e ci sarebbe stata tutta l’estate per dedicarsi ai vari passaggi formali ed istituzionali necessari a garantire l’efficiente ricambio istituzionale. La nuova giunta si è, invece, potuta insediare solo il 19 ottobre e il primo Consiglio Comunale si è tenuto il 23. Questo ha fatto sì che l’amministrazione Airoldi, in poco più di due mesi, abbia dovuto adempiere a tutta una serie di incombenze necessarie per garantire il funzionamento e il controllo della macchina comunale, compreso il rispetto di una serie di scadenze improrogabili. Uno sprint forzato, ma inevitabile, che si è tenuto proprio mentre arrivava la seconda ondata del Covid alla quale tutti – Sindaco in primis – hanno dovuto obbligatoriamente dedicare tempo ed energie. I 100 giorni, in un certo senso, iniziano solo ora, ma iniziano con una città che nel frattempo si è “attrezzata” per un eventuale ritorno della pandemia.
Detto questo, penso che in questi primi 100 giorni si sia potuto percepire il cambiamento portato da un Sindaco e da una squadra amministrativa che, oltre a lavorare instancabilmente, “ci sono”, si fanno vedere e parlano con i cittadini.
2. Cosa ti ha emozionato in questi 100 giorni, cosa ti è piaciuto e cosa invece bocceresti?
Nella foto che avete pubblicato per i 100 giorni dell’Amministrazione Airoldi mi avete colto nel momento per me sicuramente più emozionante: il primo Consiglio Comunale, il momento dell’Inno nazionale; percepire la grande emozione del SIndaco e del Presidente Gilli è stato molto bello e commovente; mi sono improvvisamente sentita parte di qualcosa di grande e di importante ed ho sentito addosso una grande responsabilità!
Mi emoziono tanto anche durante i Consigli Comunali ed ogni mio intervento mette a dura prova la mia emotività! Dicono che piano piano quest’ansia passerà … speriamo!!!
Sono contenta di aver conosciuto tante persone capaci e competenti che hanno a cuore il futuro di Saronno e che hanno voglia di fare, di impegnarsi e di dedicare il loro tempo alla città.
Di questa Amministrazione, considerati la dedizione e l’impegno con cui sono stati affrontati questi primi 100 giorni e la grande mole di lavoro, non boccerei nulla! Non boccio, ma rimando a settembre Amsa per i disagi che ha creato alla nostra città in occasione della nevicata di qualche settimana fa; Amsa è un’azienda importante e seria e confido che in futuro tali problemi non si ripeteranno; è chiaro, però, che se non dovesse “recuperare il debito”, l’opportunità di tale collaborazione andrà certamente ripensata.
3. Quali le priorità a breve termine e quali i progetti su cui iniziare a lavorare?
Sul brevissimo, abbiamo un problema molto serio con chi è difficoltà economica a causa dell’emergenza Covid. Su questo l’Amministrazione non ha molti strumenti a disposizione, ma c’è l’impegno e il desiderio di aiutare il più possibile i cittadini impiegando al meglio tutte le risorse disponibili. E non parlo solo di risorse economiche, ma anche del grande tessuto solidale di cui Saronno fa tesoro da decenni. La pandemia ci ha ricordato e messo davanti agli occhi quanto le relazioni sociali, di vicinato, amicali e territoriali costituiscano la base che sostiene la nostra vita, le vite di tutti, ed oggi più che mai è necessario che la città, intesa non solo come istituzioni, ma come insieme di persone che condividono la stessa “casa”, sia vicina ai più fragili e a chi in questo momento si è trovato in uno stato di necessità imprevisto.
E’ impensabile non fare interventi in aiuto delle donne, madri e lavoratrici, su cui pesa l’80% del lavoro di cura delle famiglie e che sono quelle che, insieme ai giovani, hanno e stanno soffrendo di più le conseguenze di questa pandemia.
Contemporaneamente, va affrontata la questione dell’ospedale, sulla quale il Sindaco è al lavoro da settimane e che richiede un grande sforzo di connessione da parte di tutti i comuni che costituiscono il bacino di utenza dell’Ospedale di Saronno .
Tra i grandi progetti ci sono poi l’Isotta Fraschini, Palazzo Visconti, il sogno di avere una greenway sulla ex Saronno – Seregno che quasi quasi ci faccia sentire un pò a New York! E’ necessario lavorare sulla rigenerazione urbanistica, ambientale e di mobilità; concetti che ci stanno molto a cuore per creare le condizioni affinché Saronno diventi una città dove è bello vivere! Ma soprattutto serve riavvicinare i saronnesi a Saronno, farli ri-innamorare di questa città e per questo motivo, non appena sarà possibile, lavoreremo su forme di partecipazione attiva e di contatto con e tra i cittadini.