Saronno, passa l’emendamento Davide: tolta la parola razza dalla definizione della commissione
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SARONNO – Pubblichiamo la nota del consigliere comunale Luca Davide che, sulla propria pagina Facebook, spiega il suo emendamento, poi approvato dalla maggioranza (con voto contrario del presidente del consiglio Pierluigi Gilli e del consigliere Roberta Castiglioni e l’astensione di Simone Galli) che ha modificato la definizione della commissione pari opportunità eliminando la parola razza.
Nel consiglio di ieri sera, 21.12.2020, abbiamo votato l’emendamento proposto dal gruppo consiliare Obiettivo Saronno per abrogare dall’art. 11 comma 6 (che tratta le competenze della commissione pari opportunità, diritti civili e contrasto alle discriminazioni) della delibera la parola “razza”.
Riteniamo che nel 2020 parlare di razza come sinonimo di etnia sia scorretto per le evidenze che biologi, antropologi e sociologi possono oggi fornirci.
Siamo consapevoli che l’articolo 3 della costituzione mantenga ancora questa parola ma bisogna anche far notare che l’Assemblea Costituente si è espressa a proposito dichiarando che la parola in questione era stata messa volontariamente nel testo per ricordare i tristi e vergognosi periodi dell’Italia fascista e delle sue leggi razziali. Non credo quindi che l’intenzione di questo consiglio, citando la parola razza, sia di fare un esplicito e voluto richiamo all’ideologia fascio/nazista.
Ho voluto comunque precisare al presidente Gilli che citare Israele come esempio della correttezza della parola sia quanto meno insensato viste le continue segnalazioni di Amnesty Internation e di altre autorità competenti sulle violazioni dei diritti umani dello stato in questione anche per motivi discriminatori.
Il nostro emendamento aveva lo scopo abrogare una parola scorretta per evitare l’insinuazione dell’esistenza di differenti razze umane che, come già espresso, secondo gli esperti non esistono. Avevamo quindi lo scopo di evitare il profilare di un razzismo verbale interiorizzato e non, ci tengo a precisarlo, eliminare la parola razza per dare via libera e accesso a un razzismo regolarizzato.
Per questo motivo ci tengo a dire, sempre rifacendomi a un dialogo simile dell’assemblea costituente, che Saronno non può limitarsi a essere una città A-razzista ma che deve essere convintamente ANTI-razzista.