Dal braccio di ferro Gilli-Fagioli, ai problemi tecnici, dai dubbi di Marta Gilli al buon debutto di Rufini: tutto quello che c’è da sapere sul consiglio comunale

SARONNO – Tanti problemi tecnici e una lunga serie di interventi, mozioni ed emendamenti del consigliere comunale Raffaele Fagioli (Lega) hanno reso una lunga corsa ad ostacoli con un epilogo nelle sabbie mobili la seduta di ieri sera del consiglio comunale che si è conclusa poco prima delle 3 di notte.
PROBLEMI TECNICI
La serata si è aperta alle 20,50 a causa di alcuni problemi tecnici che hanno avuto l’indiretto vantaggio di lasciare libere le frequenze di Radiorizzonti per il rosario per don Angelo Ceriani. Quando la seduta è iniziata però non c’era la versione streaming (è rimasto uno schermo nero per l’intera serata) e anche quella audio era a dir poco pessima. Frequenti fischi, sconnessioni ed eco hanno reso seguire la diretta davvero impegnativo. Problemi che hanno riscontrato persino i consiglieri e il presidente costretti più volte a fare ricorso alla chat.
L’ODG
Tutti i punti sono stati affrontati ma tutti con una notevole difficoltà, vuoi per i problemi tecnici, vuoi per l’ostruzionismo di Raffaele Fagioli capogruppo Lega che ha sollevato diverse questioni procedurali e formali. A rispondere praticamente sempre il presidente Pierluigi Gilli (Con Saronno) sostenuto dal capogruppo Francesco Licata (Pd) e da Francesca Rufini (Tu@Saronno) vera sorpresa della serata. La capogruppo di Tu@Saronno ha realizzato alcuni interventi, tra cui quello in risposta ai dubbi di Marta Gilli, non solo precisi e puntali ma anche in grado di derimere questioni dando alla maggioranza lo slancio per uscire ad alcune impasse.
IL BILANCIO CONSOLIDATO
Per prima cosa, anche grazie alla scelta di Gilli di ricostruire l’ordine del giorno in modo da dare la precedenza a quelli più urgenti, è stato approvato bilancio consolidato (con una presentazione dell’assessore Giulia Mazzoldi con talmente tanti problemi d’audio da rendere difficile persino prendere appunti). Nel dibattito Obiettivo Saronno, con Luca Amadio e Cristiana Dho, che ha posto l’accento sulla necessità, per garantire la trasparenza, di inserire nel perimetro del consolidato anche Focris e Fondazione Pasta che al momento ne sono esclusi. Una posizione sostenuta dalla maggioranza con Licata mentre l’ex amministrazione con l’ex sindaco Alessandro Fagioli (Lega) e l’ex assessore al Bilancio Pier Angela Vanzulli (Lega) hanno rimarcato la bontà delle proprie scelte e il rispetto delle normative.
VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI
Dopo la critica del consigliere Raffaele Fagioli della scelta di non portare in approvazione anche il verbale dell’ultima seduta della precedente amministrazione sono stati riscontrati alcuni errori formali nella trascrizione dei nomi del consiglieri (Cristiana Dho e Nourhan Moustafa) e del gruppo della Lega a cui mancava l’aggettivo “Lombarda” come segnalato sempre da Fagioli.
IL SEGRETARIO COMUNALE, FINE ALLA CONVEZIONE CON NEMBRO
La maggioranza ha votato per la fine della convenzione con il comune di Nembro per la condivisione del segretario comunale spiegando di aver bisogno di un maggior numero di ore per garantire il funzionamento della macchina comunale. Il segretario in carica Vittorio Carrara ha spiegato di aver ricevuto dall’Amministrazione la proposta di restare aumentando le ore lavorative ma di aver rifiutato per motivi personali. La convenzione attuale sarà in vigore fino al 31 gennaio per dar modo di trovare un sostituto. L’ex sindaco Fagioli ha chiesto l’intervento del primo cittadino attuale Augusto Airoldi (lista Airoldi), silente per tutta la serata, per chiedere se ci fosse già il nome del nuovo segretario. La risposta di Airoldi sulla non necessità di fare subito il nome del sostituto ha lasciato strada alla dichiarazione di voto di Raffaele Fagioli che ha rimarcando (come hanno fatto tutti i consiglieri da Amadio a Gianpietro Guaglianone(FdI)) la professionalità di Carrara esprimento dei dubbi sulla scelta di lasciare “la strada vecchia per la nuova” senza avere certezze viste anche le difficoltà a trovare segretari comunali.
RAPIDO E PRECISO IL DEBUTTO DI MERLOTTI
Il neo assessore alla Rigerazione urbana Alessandro Merlotti ha presentato il piano attuativo per una media struttura di vendita non alimentare di viale Lombardia in variante al Piano delle Regole, proposta già analizzata a luglio dal consiglio comunale. L’esponente della Giunta si è concesso, accanto ad una dettagliata presentazione (che solo i consiglieri hanno potuto seguire con le slide) un excursus sul suo concetto di rigenerazione urbana “che va nella direzione programmata da diversi candidati sindaco vuole favorire il piccolo commercio rendendo attrattiva la città, facendo uno scatto o uno scarto di fantasia senza dover essere vincolati per forza alla grande distribuzione come fatto nel recente passato”
INDENNITA’ DI CONSIGLIERI E PRESIDENTE
A spiegare il punto il presidente Gilli che ha rimarcato come gli emolumenti resteranno invariati rispetti al passato: 1.471,48 mensili per il presidente del consiglio comunale, come gli assessori, e 34,16 euro per i consiglieri comunali. Da segnalare l’intervento di Francesco Licata che ha risposto con savoir faire ad una polemica scoppiata in contemporanea sui social dove si ipotizzava la scelta dell’Amministrazione di aumentare i compensi. Caduta nel vuoto, almeno per il momento, la proposta del consigliere Agostino De Marco (Fi) di devolvere i 10 mila euro all’anno di contributi percepiti dai consiglieri a progetti solidali.
MODIFICHE DEL REGOLAMENTO, LE SABBIE MOBILI
La seduta proseguita con grande difficoltà si è completamente arenata sull’ultimo punto affrontato quello inerente alla riforma di alcune commissioni comunali con la modifica agli articoli 27, 28, 29 e 34 del regolamento del consiglio comunale.
Gilli ha spiega le motivazione delle modifiche con l’intenzione di partire il prima possibile con le commissioni. Di diversa opinione il consigliere Raffaele Fagioli che, anche alla luce del suo ruolo di estensore del regolamento cittadino, ha sollevato una serie di questioni (tra cui una preliminare e una sospensiva) che hanno colto un po’ di sorpresa la maggioranza e infastidio il presidente. Già ad inizio seduta c’era stato tra i due la coda della politica sui problemi di convocazione del consiglio comunale.
La questione preliminare, con cui Raffaele Fagioli ha evidenziato un contrasto tra il regolamento modificato e lo statuto cittadino tanto da creare un disalineamento dei testi, ha visto anche l’intervento di Marta Gilli (Con Saronno) che ha espresso dei dubbi sull’effettiva possibilità di modificare il testo sostenendo la posizione di Fagioli che chiedeva il ritiro del punto. A rispondere oltre al presidente anche la consigliera Rufini che con grande chiarezza ha rimarcato come il problema non sussistesse.
Altro lungo dibattito sulla questione sospensione sostenuta da Raffaele Fagioli, questa volta col sostegno di Claudio Sala (Lega). Qui il capogruppo leghista ha sostenuto che il provvedimento sia stato approvato solo nelle segrete stanze delle segreterie di maggioranza “senza coinvolgere i consiglieri di minoranza e forse neanche quelli di maggioranza”. Una richiesta che ha puntato sulla richiesta di partecipazione e trasparenza chiedendo di creare una commissione ad hoc per le modifiche. Malgrado una risposta piccata del presidente la maggioranza non si è scomposta ed ha tenuto botta. I capogruppi da Licata a Rufini fino a Mattia Cattaneo (lista Airoldi sindaco) sono intervenuti rimarcando la partecipazione all’interno della coalizione, la bontà delle modifiche per far partire dalla possibilità di partire il prima possibile con l’attività delle commissioni.
E’ quindi partito un lungo braccio di ferro tra Raffaele Fagioli e Pierluigi Gilli con il consigliere che ha preteso di presentare ognuno dei sui 23 emendamenti (alla fine qualcuno ritirato) mentre l’ex sindaco ha più volte rimarcato come si trattasse di emendamenti che modificando una parola, un tempo verbale o chiedendo che la norma rimanesse come quella precedente fossero al limite dell’accettabilità.
Si è continuato con un botta e risposta estenuante fino a quando alle 2,28 la Lega ha lasciato la seduta dopo, come spiega lo stesso Fagioli “che il presidente ha dato indicazioni di voto dopo averci accusato di ostruzionismo per l’intera serata”. La seduta è ripresa con l’approvazione delle modifiche del regolamento (all’unanimità dei presenti ad eccezione dell’astenuto Guaglianone (FdI) De Marco ha lasciato la seduta per motivi di salute dopo l’una). Forse l’intervento più pragmatico su questo punto è stato quello del consigliere Luca Davide (Obiettivo Saronno) che ha rimarcato l’intenzione, malgrado qualche problema di forma, dell’Amministrazione di dotarsi degli strumenti per lavorare per la città ricordando all’opposizione non solo la volontà di lavorare in modo costruttivo espressa nel primo consiglio comunale ma anche la frase di Salvini “l’Italia ha bisogno di velocità non di burocrazia”.
Brusco finale per l’interuzione del collegamento dopo le scuse del presidente Gilli per “i momenti di tensione”.