Balestrini porta i “monarchici” dalla D’Urso

SARONNO – Simone Balestrini, saronnese e fondatore e presidente del movimento Giovani Monarchici, è stato ospite di Barbara D’Urso nel programma Mediaset Pomeriggio Cinque.
Simone Balestrini appare circondato da reali: insieme a lui, in studio, vengono presentati Gherardo Gaetani dell’Aquila d’Aragona, conosciuto come Barù, e la principessa Giacinta Ruspoli.
Elegante, con giacca blu e cravatta rossa-blu, scambia subito qualche battuta con Guendalina Tavassi, vincitrice del Grande Fratello, riguardo alle sue discendenze reali appena portate alla luce.
Ma cosa significa essere presidente dei Giovani Monarchici? L’ipotesi che giunge dai presenti è di una figura giovane, desiderosa di riportare in Italia la monarchia a livello politico.
Ma ciò che il video introduttivo mostra di Simone Balestrini è molto diverso: di fronte alla chiesa prepositurale di Saronno, il saronnese si presenta: “Sono monarchico da quando ero piccolo, non per famiglia ma per passione. Vedo nella monarchia modernità e attualità”.
“E’ un progetto molto complesso – spiega Balestrini davanti agli sguardi confusi dei presenti – Vogliamo il prestigio dell’Italia. Non vogliamo assolutamente che torni a governare la monarchia, ma vogliamo solo cambiare la visione che hanno gli italiani della monarchia, sulla base delle monarchie presenti in Europa, esempio di modernità e stabilità.”
“Vogliamo rilanciare l’immagine delll’italia a partire dalla aristocrazia e cultura. L’aristocrazia è un ottimo riferimento culturale, fondamentale per la nostra identità. Potremmo rilanciare il turismo, a partire da cimeli e residenze.”
Il dibattito si accende quando Floriana Secondi, concorrente del Grande Fratello, ribatte sottolineando quanto aristocrazia e monarchia appaiano come immagini arcaiche. Il giovane saronnese, allora, parla di numeri: “Il quirinale costa 288 milioni l’anno, la Regina Elisabetta tra i 30 e 60 milioni. E con un matrimonio reale abbiamo miliardi che tornano grazie al turismo. Perché non investire in questo? Senza riportare la monarchia, ma portare la valorizzazione delle residenze.”
“Non sono un nostalgico. – sottolinea Simone Balestrini – Sono nato nel 1993 e ho visto la monarchia dagli anni 2000, in particolare olandese e danese: moderna e attuale.”
(in foto: Simone Balestrini a Pomeriggio Cinque)
30102020
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