Reddito di cittadinanza e Puc, Invidia fa il punto in provincia di Varese
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’onorevole Niccolò Invidia su reddito di cittadinanza e Puc in provincia di Varese.
In provincia di Varese sono ben 7.543 i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza (fonte inps: https://www.inps.it/webidentity/banchedatistatistiche/redcit/index01.jsp ).
Ad oggi però solo alcuni comuni della provincia di Varese (400 in tutta Italia) si sono attivati con i Progetti di Utilità Collettiva previsti dalla Legge per impiegare dignitosamente i percettori del reddito di cittadinanza in lavori utili alla collettività.
Il Reddito di cittadinanza è una misura molto criticata, soprattutto perché innovativa per il nostro Paese, ma ha dato fin da subito risultati positivi. A fronte di tanto impegno sono pochi i comuni solerti della nostra provincia che hanno approvato e attivato i regolamenti che prevedono l’utilizzo di tale forza lavoro. Per questo esorto ogni istituzione a fare la propria parte per far funzionare al meglio il reddito di cittadinanza, ora tocca ai Comuni attivarsi.
Se diamo un’occhiata ai dati, ad oggi, nonostante il Lockdown e la crisi conseguita, sono 200mila i lavori creati per i percettori del reddito, dato che il M5S vuole sicuramente migliorare anche grazie all’utilizzo dell’app, che permetterà un controllo incrociato tra i dati dei percettori del reddito e le offerte di lavoro, permettendo così il loro reinserimento nel modo del lavoro. Il reddito è quindi una misura che funziona su molti livelli istituzionali, dunque occorre che mentre il governo mette in atto la Fase 2 (e quindi il sistema di matching domanda-offerta), i comuni lavorino ad attivare i PUC.