Airoldi quota l’archistar Cino Zucchi: “Le aree dismesse? Determinano il futuro delle città”

SARONNO – Grande curiosità per “Vivaio Saronno” la prima suggesione sul lavoro in corso per la valorizzazione e la riscoperta delle l’ex Isotta Fraschini.
Tra i saronnesi che hanno commentato l’uscita e l’intervista all’archistar Cino Zucchi anche il candidato sindaco Augusto Airoldi, tra i primi per la verità ad esprimersi sui social.
‘Prima di essere dismesse, queste grandi aree hanno determinato lo sviluppo e poi la storia di molte città. Ora tornano ad essere al centro dell’interesse pubblico per la loro posizione, la loro dimensione e le possibilità che offrono di rendere più viva e vivibile le città. Spesso, il loro recupero, può determinare un nuovo futuro delle città che le ospitano”.
Navigando in rete negli ultimi giorni ci si imbatte spesso, tra Google, Facebook e Instagram, nella pagina di Vivaio Saronno. Il sito è ancora in costruzione ma la copertina mostra chiaramente uno spazio dell’ex Isotta Fraschini la maxi area dismessa tra via Roma e via Milano acquistata a fine 2019 per essere trasformata in un bene comune che diventi un’occasione di rilancio per l’intera città.Primo vero contenuto l’intervista a Cino Zucchi, archistar incaricata dalla proprietà Giuseppe Gorla e Angelo Proserpio, di seguire il recupero dell’ex Isotta Fraschini, che parla di aree dismesse. Sono sei intensi minuti in cui si parla delle aree dismesse come occasioni. “Al cadere della loro funzione ci troviamo di fronte a recinti impenetrabili, quasi la fabbrica fosse un’organizzazione militare, chiusa su se stessa, il cui accesso al cittadino è precluso. Ma le peculiarità che le riguardano, come la dimensione, la posizione e la questione ambientale, ci costringono ad un pensiero nuovo. A una rifondazione, attraverso nuovi modelli di spazio pubblico, verdi, che rigenerino l’area urbana”.