Silighini incontra Della Vedova: “Forza Italia ricordi le origini”

SARONNO – “Liberal-democratici. Questo è termine nuovo alla politica italiana che nel 1994 Silvio Berlusconi ha lanciato presentando Forza Italia. Sono passati quasi 30 anni e il nostro paese è molto cambiato e con lui anche la politica. Ma quel pensiero che fu di Einaudi resta l’unico che in un sistema politico democratico si può attuare. Liberismo e popolarismo seguendo la dottrina sociale della Chiesa. Ecco,questa in sintesi è Forza Italia.Ieri a una cena tra cari amici ho risentito quel termine che ormai pochi usano ancora: la liberal-democrazia”. Lo sottolinea Luciano Silighini Garagnani, candidato consigliere comunale di Forza Italia.
L’amico Benedetto Della Vedova, vero liberale e persona di intelligenza e cultura politica come pochi, ha tracciato in pochi minuti il percorso che un vero liberale deve seguire. La storia politica del mio partito, Forza Italia ha radici nel pensiero di John Locke, nelle teorie di David Hume e Adam Smith e nell’illuminismo europeo rappresentato da Montesquieu, Voltaire, Kant, Verri, Beccaria guardando oltre oceano a Thomas Jefferson e George Mason.Quando organizzavamo la scuola politica di Forza Italia erano questi i nostri padri ideali sui quali ci siamo formati come classe politica. Oggi Saronno deve affrontare la sfida di questo secondo decennio del 2000 tenendo ben strette le nostre radici liberal-democratiche. Una Saronno che deve guardare alla metropoli Milanese come traino verso la grande Europa che attende i nostri giovani in una visione cosmopolita ma ben delineata nelle nostre singole tradizioni nazionali,lontani da un becero sovranismo che se dovesse segnare la guida di tutti i paesi europei porterebbe nuovamente a rigidi confini interni e odi verso i paesi vicini. Una Austria, una Ungheria o una stessa Francia a guida nazionalista sovranista credete faccia del bene alla nostra amata Italia e ai nostri tanti Italiani che li hanno casa e lavoro? Serve tornare a quella grande cultura liberale che ci ha portato 75 anni di pace in Europa, di fratellanza. Regaliamoci una Saronno europea, una Saronno moderna e aperta, non una borgata di periferia. Ben vengano la polenta, le salamelle ma pensiamo al mondo che ci sta intorno, ai giovani che devono fare impresa in un mondo globale che ha bisogno di aiuti per le startup, spazi per i nostri geni, per la ricerca scientifica, per l’arte e la cultura.Saronno è una porta verso il mondo se sfruttiamo la posizione strategica come la Malpensa intercontinentale e la grande MilanoMetropoli d’Europa. Saronno deve avere una classe politica che con orgoglio innalzi al cielo la nostra cara bandiera Tricolore, riconosca la necessità di una grande Europa dei popoli uniti, una Saronno che smetta di avere politicanti che vogliono recinti dove chiudere i saronnesi d.o.c. ma che al contrario abbracci chi ha una visione europea e moderna della nostra città. Io voglio un sindaco che si senta orgoglioso di indossare la fascia Tricolore e che chiami l’Italia Patria. Io voglio tornare a sentire il profumo di liberismo, di popolarismo e una Saronno che alzi la testa guardando al futuro, dando ai nostri figli le chiavi non di un recinto bensì le chiavi d’Europa.
(foto: Luciano Silighini con Benedetto Della Vedova)
15092020