Materna Aldo Moro, riduzione orario e niente mensa appello di un papà: “Servono risposte e certezze”

SARONNO – “Scrivo in qualità di genitore un bambino iscritto alla scuola materna dell’istituto Aldo Moro, a proposito della circolare che ho ricevuto sulla riduzione del servizio formativo di base, fino a data da destinarsi. Al momento è garantita solo la frequenza tra le 8 e le 12 senza servizio di mensa”.
Inizia così la nota di un genitori che chiede un’attenzione per un problema che impatta sulla quotidianeità di molte famiglie.
“Tale problema sembra riguardare solo l’istituto Aldo Moro, mentre tutti gli altri asili della città hanno già ripristinato il servizio di mensa e in alcuni casi il pre e post scuola.
In questo momento stanno girando molte voci sui motivi che hanno causato questo grave ritardo, di seguito riporto quelli segnalati da un dirigente dell’Istituto Aldo Moro al comitato genitori: carenza di organico per garantire la didattica; carenza di collaboratori scolastici per la vigilanza degli spazi;
criticità sulla gestione della mensa: è stato richiesto al Comune di Saronno l’approvvigionamento di lunch box, somministrazione dell’acqua, rispetto dei tempi (il pranzo deve avere il consono orario e la normale durata) e il servizio di sanificazione prima e dopo il pasto.
Mi auguro che il Provveditorato si attivi in tempi brevi per risolvere la carenza di personale e che il Comune di Saronno fornisca al più presto risposte positive per la fornitura del servizio mensa nelle modalità necessarie per garantire la sicurezza dei bambini e del personale.
Auspico inoltre che la scelta non venga influenzata da logiche di budget e riduzione dei costi e che quindi tutti gli enti preposti (Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro”, Provveditorato e Comune di Saronno) collaborino attivamente per ripristinare l’offerta formativa di base il più velocemente possibile.
Le famiglie hanno bisogno di risposte e tempistiche precise sulla ripresa a pieno regime, ricordo che i bambini non frequentano la scuola da inizio Marzo e hanno bisogno di normalità, mentre i genitori stanno facendo sacrifici da mesi per poter conciliare il lavoro con la gestione della famiglia.
(foto archivio)