Liste, programmi, loghi e il Gilli point: tutto svelato in diretta

SARONNO – Dopo l’annuncio della candidatura, vero colpo di scena della compagna elettorale saronnese, l’ex sindaco Pierluigi Gilli ha avuto bisogno di qualche settimane per costruire squadra e programma ma ora ecco il debutto ufficiale in una prestigiosa location in corso Italia
Ecco il testo con cui il candidato ha annunciato la discesa in campo
“Stiamo vivendo un momento difficile: alla già particolare situazione degli Enti locali, fatta di cospicui tagli e crescenti fabbisogni, si è sovrapposto il coronavirus. Ai comuni viene sempre più delegata una maggiore competenza su più fronti.
Sono tutti aspetti che fanno aumentare l’esigenza di persone che nell’occuparsi della cosa pubblica abbiano già offerto prove di competenza”
“Come tutti durante la quarantena, ho forzatamente goduto la mia casa, il mio giardino; ora che mi ritrovo in corsa, mi è così sembrato naturale partire proprio da qui, da casa mia, dalla mia famiglia, con l’obiettivo di occuparmi di casa nostra, la nostra città, la grande famiglia della comunità dei Saronnesi. Città che, oltre a subire la pandemia e l’avversa congiuntura economica, non è stata amministrata adeguatamente nei recenti due lustri; invano i Saronnesi hanno cambiato rotta alle elezioni; la città ha perduto smalto ed energia, l’amministrazione si è contorta in lontane diatribe ideologiche e non ha lasciato segni, se non una progressiva involuzione.
Adesso c’è bisogno di rimboccarsi le maniche per tornare alla normalità.
Dopo un po’ di riposo amministrativo, ora che ho più tempo, mi sento di ridarmi al servizio della città, mettendo a disposizione le esperienze che ho maturato e con l’obiettivo generazionale di aiutare la formazione di preparati e giovani nuovi amministratori, pronti a pensare con lungimiranza.
Guardo avanti, con la speranza nel futuro, in cui la politica sia davvero cosa di tutta la comunità, per il suo benessere e per la sua coesione. Amore per la città in cui viviamo le nostre esistenze: una città che torni ad essere percepita come la casa di tutti, con ordine, serenità e capacità di stare insieme, senza lasciare indietro nessuno, senza immaginare obiettivi impossibili ed utilizzando oculatamente le poche risorse disponibili.
In questo disegno, c’è posto per tutti.