Silighini torna in via Leonardo da Vinci e trova… il Telos

SARONNO – Dopo 24 ore dalla prima “incursione” in via Leonardo Da Vinci, Luciano Silighini Garagnani, il vulcanico esponendo di Forza Italia torna nuovamente al rione Matteotti sempre con la telecamera per ciò che lui stesso definisce “un tranquillo venerdì in via Da Vinci”.
“Ho letto che le solite mani anonime o qualche militante di partito si lamentava che lo scroscio di pioggia delle 22 di giovedì sera avrebbe falsato il mio giro per il quartiere e che la pioggia caduta un’ora prima avrebbe tranquillizzato i molto delinquenti che popolano via Da Vinci. Peccato che quando siamo usciti noi avesse smesso di piovere da un’ora e mezza abbondante – dichiara Silighini – Allora abbiamo deciso di andare a goderci una bellissima luna e cielo stellato in un bel venerdì dove il canto dei grilli ci ha accompagnato ,segnale della natura che significa che tanto chiassoso non è il viale che porta nel cuore del Matteotti”. Questa volta Silighini, accompagnato dal collega di partito Franco Bollino, si è sbilanciato e ha perfino intervistato alcuni ragazzi che sostavano nella via. “Come giovedì sera quando ero con Samuele e Filippo, ho trovato giovani normali, felici di godersi la propria città e il proprio quartiere con qualche risata. Qualcuno fa sicuramente più chiasso di altri il sabato sera, mi dicono, ma sempre nella normale vita che ogni cittadina del mondo ha”.
Il regista continua: “Via Da Vinci è fin troppo silenziosa,dovrebbe essere semmai più viva e mi sento di apprezzare perfino l’iniziativa del Telos col cineforum che stasera abbiamo notato nel campetto di basket. Magari facessero iniziative simili sempre, mi offro pubblicamente di pagare io i diritti Siae per le loro proiezioni e spettacoli rendendoli così legali se si limitano a solo queste belle iniziative”. Il tour di Silighini si svolge anche nei dintorni e chiosa ricordando la frase ripetuta dai giovani intervistati: “Credo che,come dicono questi ragazzi,facciano più rumore le persone che urlano insulti dal balcone contro questi giovani sani piuttosto che qualche risata o battuta scherzosa. Qualcuno dovrebbe ricordarsi di vivere in città e non nel deserto. Tendo una mano a chi soffre per un po’ di vitalità al Matteotti per venire con me a fare un giro serale nelle zone della città popolate da silenziosi spacciatori e micro-criminali che nell’ombra e nella quiete trovano spazio per commettere reati. Credo sia meglio avere ragazzi che ridono sotto casa piuttosto che spacciatori col coltello”.
27062020