Farmacista arrestata, M5S: “Il nostro non è l’ospedale degli orrori, l’Amministrazione intervenga concretamente”

SARONNO – “La nostra nota vuole combattere la diffidenza che si sta creando e che può diventare pericolosa oltre ad essere ingiusta per chi ci lavora onestamente”. E’ questo l’obiettivo del contributo che arriva da M5S Saronno, tramite il consigliere Davide Vanzulli, in merito alla vicenda dell‘arresto della farmacista dell’ospedale di Saronno per la sottrazione delle lame per laringoscopio che prendeva dagli ordini del presidio di piazzale Borella per consegnarli ad un imprenditore di Barlassina che le rivendeva ad altre strutture.
“Dispiace leggere sui vari social gli attacchi rivolti al nosocomio saronnese che dopo il brutto caso Cazzaniga e quello sulla farmacista arrestata in questi giorni, viene definito e additato come fosse la peste.
Da anni si discute del futuro di questa struttura – prosegue Vanzulli – più volte si è cercato di capire in che modo l’amministrazione se ne stesse facendo carico, tra padiglioni chiusi e pazienti in fuga verso altre “mete” . Poi arrivano i casi di cronaca e da lì il silenzio di chi sa e non dice, le voci che girano… infondate o meno, e la confusione che cresce.
Si può fingere che nulla stia accadendo e tirare a campare con centinaia di dipendenti che vorrebbero capire e difendersi? E ne hanno il sacrosanto diritto! Medici, infermieri, operatori sanitari che in questo marasma di Covid hanno messo in atto tutta la loro esperienza e la loro dedizione al lavoro, hanno rischiato come tanti colleghi in tutta Italia e nel mondo in un momento di grande emergenza sanitaria, dimostrando a tutti le loro qualità e le loro potenzialità, lavoratori che non meritano l’assenza delle istituzioni, né l’indignazione della gente che apprende dagli organi di stampa e dai social episodi di malaffare e trae conclusioni come quella che ho appena citato.
Non possiamo permetterlo, è tempo che le istituzioni intervengano seriamente, che prendano in mano la situazione e si attivino per tutelare il buon nome del nostro ospedale, che ne potenzino i controlli con tutti i mezzi a disposizione.
Il personale medico, infermieristico, i dipendenti tutti, devono sentire il nostro appoggio, che non può ridursi ad un gesto di semplice solidarietà o un grazie per il loro impegno costante al servizio della comunità. Servono interventi concreti, qualcosa deve essere fatto, non è tempo di aspettare oltre.”
08062020