Ob Sar: video-conferenza con Giuseppe Gorla che svela principi, cifre e progetti per l’ex Isotta

SARONNO – Una videoconferenza con una media di ottantina di saronnesi collegati ed una diretta Facebook con una trentina di partecipanti in contemporanea hanno permesso oggi pomeriggio ad Obiettivo Saronno, lista civica che si presenterà alle prossime amministrative, di dar voce al progetto di Giuseppe Gorla nuovo proprietario dell’ex Isotta Fraschini la maxi area dismessa tra via Varese e via Milano.
A fare gli onori di casa Cristiana Doh, capofila del direttivo e di molti futuri candidati dalla civica, che ha introdotto Novella Ciceroni. La presidente e candidata sindaco ha esordito con un excursus sulla piazza virtuale creata da Obiettivo Saronno per continuare a parlare e far parlare della città in tempi di coronavirus. “Nella serata dedicata ai giovani abbiamo parlato dell’idea di un campus e così abbiamo anche pensato di organizzare questo incontro (che si sarebbe dovuto tenere di persona e poi abbiamo tramutato in videoconferenza) per parlare di futuro vista una comune visione che unisce la nostra lista a questo progetto di riqualificazione”.
Schematici i punti dell’intervento di Giuseppe Gorla che ha parlato del valore dell’area (20 milioni di euro per 120 mila metri quadrati), dei principi che hanno ispirato la sua azione (nessun ritorno politico, nessun ritorno d’immagine, nessun ritorno economico) ma anche dei professionisti coinvolti (l’urbanista Giancarlo Consonni, l’architetto Cino Zucchi e il city manager Alessandro Maggioni). “Abbiamo lavorato 8 mesi prima di arrivare all’offerta – ha spiegato Gorla affiancato fin dall’ideazione da Angelo Proserpio – Abbiamo scelto grandi nomi del panorama italiano egli abbiamo chiesto di volare alto. Ci sarà la migliore intellettualità per progettare questo bene comune”.
Svelato anche il primo step: la messa in sicurezza e la bonifica di cui si getteranno le basi con un sopralluogo con il geologo che sarà effettuato appena il lockdown lo permetterà. Seguirà l’apertura alla città con percorsi per scoprire l’area nel passato e le prospettive future.
Sui “contenuti” Gorla si è sbilanciato sulla necessità di uno spazio aperto come scheletro del progetto “chiamarlo parco non mi piace sarà molto di più”, di un brand universitario con cui portare avanti il progetto di campus, della presenza di spazi residenziali ma anche di intrattenimento e svago “partendo da storia, risorse della città e del comprensorio, della regione, della nazionale e del mondo”.
Tempi? “Saremmo già partiti se non ci fosse non ci fosse stata l’emergenza sanitaria. Finchè non si faranno i carotaggi e si farà luce sulla bonifica è però difficile dare una tempistica”.
Dopo le domande di studenti ma anche operatori la chiusura di Gorla è con una battuta: “L’obiettivo sarà raggiunto se i turisti giapponesi che arrivano a Milano verranno a Saronno a farsi un selfie davanti a quest’angolo di bello e della città”.
“Bellezza è un valore che unisce la nostra lista con questo progetto – ha concluso Novella Ciceroni – siamo contenti di aver proposto questo momento di confronto che ci ha permesso di vedere una luce in fondo al tunnel con persone che hanno a cuore la città e hanno forti valori come noi”.
30042020