Coronavirus e carceri, Librandi è per il braccialetto elettronico

SARONNO – “Con il ricorso al braccialetto elettronico e le opportune misure di controllo dei domicili, assicureremo sia la sicurezza dei centri di detenzione che quella delle forze di polizia penitenziaria e degli stessi detenuti. Chi si oppone a una misura del genere deve avere il coraggio di andare a spiegarlo a tu per tu ai nostri coraggiosi agenti di polizia penitenziaria: il buon senso deve prevalere sulla demagogia”. Lo dice Gianfranco Librandi, imprenditore saronnese e deputato, ed esponente di Italia viva.
Librandi è dunque favorevole ad un provvedimento che consenta di limitare il sovraffollamento nelle carceri italiane ed i problemi di sicurezza, anche sanitaria, sottolineati dagli stessi detenuti e che sono recentemente sfociati in vere e proprie rivolte in molti penitenziari italiani, da nord a sud, e che hanno portato a gravi conseguenze, con morti, feriti e notevoli danneggiamenti anche alle strutture carcerarie.
(foto: l’onorevole saronnese Gianfranco Librandi, esponente di Italia viva)
20032020