Inquinamento, M5s: “Viste le vecchie centraline… I dati sono attendibili?”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di M5s Ambiente della provincia di Varese.
Lo scorso 14 gennaio a Busto Arsizio un grosso incendio ha interessato la zona nei pressi dell’inceneritore di Accam. Dell’episodio si e’ molto dibattuto e scritto ma pochi hanno evidenziato che la centralina di rilevamento della qualita’ dell’aria nei suoi pressi misteriosamente la mattina successiva al fatto, e per tutta la settimana , segnava “dati di rilevamento non disponibili”, al contrario di altre centraline dislocate in Comuni poco distanti e che rilevavano dati superiori ai limiti di sicurezza . Singolari le dichiarazioni rilasciate alla stampa il 9 gennaio dall’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, supportate dal presidente di Arpa Stefano Cecchin, i quali affermano che la situazione dell’aria, se pur critica, non risulta essere drammatica, e che la notevole presenza di smog se pur tanta “non è tuttavia troppa”, chiaramente il tutto smentito dai rilevamenti satellitari che seguono lo stato di salute del pianeta e che evidenziano la Lombardia e il Piemonte tra le zone più inquinate d’Europa.
In aggiunta a ciò emerge dal Rapporto di Lega Ambiente “Mal’aria 2020” (che pone le città lombarde tra le più inquinate) come questo inquinamento sia direttamente la causa di 60.000 decessi annui in Italia. Sorge spontanea una domanda: “ ma…. Arpa che fa? ”.
Negli ultimi anni abbiamo assistito allo smantellamento di numerose centraline di rilevamento (Saronno, Legnano, Gallarate ecc.) ma non alla sostituzione di queste con centraline di nuova generazione ponendo quindi forti perplessità sull’attendibilità dei dati pubblicati.
Non si vorrebbe un intervento della Corte dei Conti su un esposto del M5S come accaduto nella passata legislatura, chiediamo pertanto che Arpa si impegni a fare ciò che le compete fuori da ogni influenza politica e che venga altresì messa in condizione di svolgere il proprio compito con investimenti concreti. Parlare di ambiente e di salute pubblica è sin troppo comodo se basta “riempirsi la bocca” con buoni propositi senza però concretizzare nei fatti sia la tutela che gli interventi ambientali che risultano essere sempre il fanalino di coda di qualunque opera o progetto che venga realizzato. Non è più tempo di parole o promesse, la criticità dei nostri tempi non ci consente ulteriori attese e tantomeno perdite di tempo. Alle parole devono necessariamente seguire i fatti!
(fot: la rimozione della centralina Arpa a Saronno)