Saronno, mostra e pietra d’inciampo per Luigi Caronni

SARONNO – In occasione della Giornata della Memoria è il locale circolo Rotary a scendere in pieno campo.
Le celebrazioni per il 2020 saranno incardinate su fatti prettamente locali e riconducibili alla vita, arresto, detenzione e morte del cittadino saronnese Luigi Caronni.
Caronni, fervente cattolico, era titolare di una edicola in centro, fu arrestato senza chiare motivazioni il 3 marzo 1944. Le ipotesi dietro l’arresto ancora oggi restano avvolte nel mistero: aveva forse scoperto un traffico d’oro tra le SS e un imprenditore saronnese oppure qualcuno aveva saputo che Caronni collaborava coi partigiani?
Non è stato mai chiarito, ma sappiamo che, contrassegnato col numero 61595, morì nel campo di Mauthausen il 23 aprile 1944.
Nell’ambito del progetto “le vie della storia” promosso dal Rotary club Saronno, domenica 26 gennaio alle 10 in via Caronni 2, all’incrocio tra corso Italia e la via che la città ha dedicato al saronnese, alla presenza dei familiari e dei saronnesi che vorranno intervenire verranno posate la pietra d’inciampo – la seconda a Saronno dopo quella posizionata lo scorso anno in memoria di Pietro Bastanzetti – ed una targa commemorativa.
L’Anpi Saronno sarà presente alle celebrazioni ed invita la città anche venerdì 24 gennaio alle 18 al salone delle Acli di vicolo Santa Marta 7 per la presentazione della mostra “la storia inedita del prigioniero che dipingeva nel lager italiano”.
Saranno esposti ritratti eseguiti nel 1944 nei lager nazisti di Fossoli di Carpi e di Bolzano da Armando Maltagliati, di origini pistoiesi, classe 1913, fu scelto dalle SS come “capocampo”, ossia l’uomo giusto ad assicurare il regolare svolgimento delle attività, il punto di contatto tra il mondo dei reclusi e quello delle guardie naziste. Una posizione scomoda e controversa.
Sarà possibile visitare la mostra da venerdì 24 a martedì 28 gennaio 2020 dalle 10 alle 12 e, nel pomeriggio, dalle 15 alle 18.
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21012020