Parma: ok del ministero per la cassa integrazione ma per i soldi i dipendenti dovranno attendere ancora

SARONNO – Non hanno ancora percepito il dovuto ma almeno si inizia a vedere una luce in fondo al tunnel. Nelle ultime settimane il ministero dello Sviluppo economico ha dato il via libera alla cassa integrazione straordinaria per cessata attività ai lavoratori della Parma Antonio e figli l’azienda con sede legale a Saronno e sede operativa a Solaro protagonista di una chiusura improvvisa la scorsa estate.
Tutto è iniziato lo scorso 27 luglio quando i proprietari, eredi di Antonio Parma che nel 1870 a soli sedici anni fondò l’azienda diventata leader mondiale nel settore della sicurezza, hanno convocato un’assemblea di dipendenti dicendo che “la macchina si era fermata”. Da allora i cancelli dello stabilimento di Solaro, dove negli ultimi due anni l’aria di crisi era piuttosto evidente, si sono chiusi. Una novità che ha lasciato senza parole i dipendenti, le aziende dell’indotto ma anche l’intera comunità abituata a considerare la Parma come un’istituzione. I dipendenti sono rientrati qualche giorno dopo per prendere i propri effetti personali e per la prima riunione sindacale. Il 21 agosto un nuovo colpo di scena con il tribunale di Monza che dichiara il fallimento.
A settembre le parti sociali si sono trovate con il curatore fallimentare Marco Vigna Taglianti al ministero dello Sviluppo Economico. E’ stato trovato l’accordo per un anno di cassa integrazione straordinaria per i 34 dipendenti tra operai e dipendenti. Il provvedimento avrà decorrenza dal 21 agosto, data di dichiarazione del fallimento.
Nelle ultime settimane è arrivata la definitiva l’approvazione dal Ministero. Per i lavoratori, che non vedono ne stipendio ne cassa integrazione dallo scorso luglio, una buona notizia ma non risolutiva. Bisognerà attendere, verosimilmente il nuovo anno, perché possano percepire il dovuto anche se con decorrenza 21 agosto. L’incartamento, dopo l’avvallo del ministero, sarà inviato all’Inps di Milano che smisterà le pratiche a quelle competenti in base alla residenza dei lavoratori. E per il pregresso e le altre spettanze? Entro il 16 novembre ogni dipendente ha inviato il materiale relativo alla propria posizione creditoria con la società, dalla tredicesima allo stipendio di luglio fino al Tfr visto che, il 17 dicembre, si terrà la prima udienza coi creditori.
09122019