Mauro Rotondi e il “caso Bibbiano”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Mauro Rotondi candidato alle regionali 2018 e membro del direttivo saronnese dal titolo “Lucia, Luigi e Bibbiano”.
Si era presentata in aula il 10 settembre con la maglietta “parlateci di Bibbiano” la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni. Aveva denunciato lo scandalo di maltrattamenti e affidi irregolari di minori nel comune emiliano con uno show da sagra della salamella. Bibbiano dipinto come un comune di mostri intenti a fare business coi bambini. In realtà gli attacchi a Bibbiano erano armi di distrazioni di massa, strumenti di una campagna denigratoria pianificata sulla scia di quanto inscenato in precedenza dal leader 5st Luigi Di Maio in un video infamante da mani nei capelli, poi costatogli una meritata denuncia. Si, perché a distanza di un mese, il tribunale dei minori di Bologna si è espresso: “non esiste il sistema Bibbiano”, “su 100 fascicoli esaminati non è stata riscontrata alcuna anomalia”, “i 15 casi di allontanamento dei minori dai genitori sono tutti regolari e appartengono a situazioni di oggettivo degrado”. “Il sistema è sano, se vi sono delle mele marce vanno giudicate dalla magistratura”. Si appunto, parliamo di Bibbiano. La situazione era talmente vergognosa da indurre Matteo Salvini a prenderla di petto.
il capitano della Lega si era presentato sul palco di Pontida con in braccio una bambina, vittima a suo dire del sistema Bibbiano. Ma a volte si sa, il destino è beffardo: si scopriva poi che la bambina sul palco non era di Bibbiano ma di un comune della bassa comasca a giunta leghista dove i servizi sociali funzionano benissimo e di cui conosco bene il campo di calcio per averlo calcato in numerose sfide sportive. Di più, la bambina è in affido agli assistenti sociali perché la madre soffre di turbe psichiche ed è stata giudicata al momento inidonea al ruolo di genitore. Tutto chiaro? Ma si dai, parliamo anche di Lomazzo!”.
(foto archivio)
14102019