Ospedale, Gilardoni: “Basta parole ora contino i fatti!”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’intervento del consigliere comunale Pd Nicola Gilardoni in merito alla sanità lombarda e alla situazione dell’ospedale di Saronno di cui si parla molto nelle ultime settimane.
E’ da tempo che emergono, in tutto il “modello sanitario lombardo”, problemi che scontano la mancanza di risorse economiche e la sostenibilità del sistema con i sempre maggiori bisogni di salute dovuti all’allungamento della vita media. Si dice: a sanità per essere sostenibile deve saper evolvere. Chi ne ha la responsabilità (ndr: Regione Lombardia) è in grado di ipotizzare/trovare la soluzione non penalizzando i diversi territori? E’ da molto più tempo che l’ospedale di Saronno presenta molte criticità (non le ripropongo per ragioni di spazio e perché tutti le conoscono) ma in sintesi un unico problema: qual è il futuro dell’ospedale di Saronno all’interno del sistema sanitario regionale? Nessuno ha mai pensato che l’ospedale di Saronno possa correre il rischio di essere chiuso molti invece, per quello che è accaduto nel recente passato, sono preoccupati dei servizi, delle unità operative, delle modalità di risposta ai bisogni, degli aspetti organizzativi, del dimensionamento, del ruolo che in nostro ospedale-bene comune per un vasto territorio, potrà avere in futuro.
Con le parole, con le promesse non mantenute, con i soldi stanziati ma non spesi non si danno risposte. Con i tavoli di lavoro (positivo approfondimento di strumenti del resto già previsti dalla legge di riforma regionale), con l’ascolto dei Sindaci del territorio di problematiche, che dovrebbero del resto essere già conosciute da chi gestisce il sistema sanitario, non si prendano scuse per rimandare ancora la risoluzione dei problemi. Il vero dramma è che chi governa continui a rimarcare gli interventi fatti e quelli in programma, sottolineando le scelte politiche importanti compiute, per difendere il proprio operato, con una percezione della realtà completamente difforme da quella che hanno gli operatori e i semplici cittadini-utenti del nosocomio, che ogni giorno constatano sulla propria pelle l’impossibilità di ottenere i servizi e le prestazioni richieste in tempi corretti.
Un conto è rispondere alle criticità più semplici: quelle di manutenzione ordinaria, di adeguamento delle misure di sicurezza e di adeguamento del parco tecnologico (il minimo che deve essere garantito per la sopravvivenza di ogni ospedale) un conto è definire all’interno della rete del sistema sanitario lombardo quale sarà il ruolo futuro assegnato all’ospedale di Saronno. Da questa decisione dipende infatti il futuro del nostro ospedale. Tutto dipenderà dalla classificazione che Regione Lombardia attribuirà all’ospedale di Saronno in applicazione del D.M. 70: standard qualitativi, strutturali, tecnologici, quantitativi dell’offerta ospedaliera saranno diretta conseguenza di tale scelta.
L’ospedale di Saronno ha tutte le caratteristiche per essere un presidio ospedaliero di I livello, come confermato dal Direttore Generale della ASST Valle Olona. Quale sarà la scelta di Regione Lombardia? Quale sarà il confronto percorribile sul tavolo aperto con i Sindaci del territorio? Tutti noi, i dipendenti e i collaboratori che in tutti questi anni hanno mantenuto elevata la qualità dei servizi offerti, i cittadini utenti aspettiamo risposte e fatti concreti che diano una visione certa del futuro che ci attende. E’ una questione anche di rispetto e di correttezza. Questa è l’unica scelta politica importante che ci aspettiamo. Regione Lombardia sarà in grado di rispondere ai bisogni del territorio? Tutto il resto: la mancata adesione di alcuni Sindaci alla mozione del Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell’ospedale di Saronno; le accuse vicendevoli, il tardivo interessamento degli amministratori, sono questioni di deludente sconfitta della Politica.
(foto archivio)
31072019