Mozione Lega: “Tribunale di Busto e Salvini non lasciate impuniti gli atti di terrorismo in città”

SARONNO – “Sono atti ripetuti con fine di eversione politica bisogna chiamarli con il loro nome: è terrorismo”. E’ questo uno dei passaggi cruciali del dibattito che martedì in consiglio comunale ha portato all’approvazione, da parte della Lega e dell’indipendente Alfonso Indelicato di una mozione “per sensibilizzare l’intervento del tribunale e dei Ministeri degli Interni e della Giustizia perchè quello che succede a Saronno è un attacco alla democrazia, alla libertà di parola, alla libera espressione di opinioni differenti”.
L’INCIPIT
Tutto è nato a febbraio con il raid vandalico con cui è stata danneggiata, per l’ennesima volta, la porta del Municipio. La risposta del Carroccio era stato l’elenco di tredici episodi (dai danneggiamenti alle panchine del parco di via Valganna all’incendio delle auto sul tetto del comune nel settembre, dai graffiti sui muri cittadini, ai danni alle telecamere del comune) in una mozione per condannare l’accaduto, esprimere solidarietà al primo cittadino Alessandro Fagioli inviando il testo al presidente dei tribunale di Busto Arsizio, al ministro degli Interni e a quello della Giustizia “affinchè questi atti non vengano sottovalutati e non restino impuniti”. Un atto ritenuto necessario perchè, secondo la Lega, “questi atti sono stati, almeno in parte, dagli stessi autori coperti con una giustificazione politica tramite le scritte, per la maggioranza di origine anarchica”. Il testo è chiaro: “Si ritiene che in realtà si tratti di atti terroristici perseguiti da persone ai margini della società civile che non hanno il coraggio di mostrarsi apertamente e agiscono nell’ombra danneggiando la pubblica proprietà con finalità politiche, attraverso azioni troppo spesso derubricate a bravate, ragazzate e di conseguenza tollerate”.
IL DIBATTITO
La mozione è arrivata, dopo alcuni rinvii, in consiglio comunale martedì sera con 9 emendamenti presentati dalle minoranze. Il primo, ad esempio, proponeva di sostituire nel titolo la parola “atti terroristici” con “gravi atti vandalici”. L’obiettivi degli emendamenti erano di fatto due: ridurre i toni “davvero esagerati – ha spiegato Franco Casali (Tu@Saronno) – Le parole hanno un loro peso ce ne sono di più corrette” ed esprimere solidarietà non solo al sindaco Alessandro Fagioli ma anche alle altre forze politiche e realtà interessate dagli insulti. Altro punto caldo gli eventi raccolti sotto la voce “atti di terrorismo” la mozione parlava delle scritte sul Municipio e in giro per la città con ingiurie e minacce ma anche di danneggiamenti alle panchine e persino le auto incendiate sul tetto del comune nel settembre 2017. “La magistratura è ancora all’opera per risalire agli autori e alle motivazioni di quel blitz – ha sottolineato Francesco Licata (Pd) – come può la mozione essere in grado di dare colpe e responsabilità?”. Gli ha fatto eco Banfi: “Come si fa a parlare di terrorismo per una panchina danneggiata?”. “Non facciamo i piangina – ha risposto Sala nel corso del dibattito – non c’è stato spazio ad accordo perchè per noi è questo è terrorismo. Sono atti che vogliono incutere terrore. Un sindaco meno coraggioso del nostro avrebbe anche potuto dimettersi e quindi queste azioni avrebbero potuto sovvertire il quadro politico cittadino”.
Due gli interventi del sindaco Alessandro Fagioli che ha lamentato la mancanza di cooperazione della minoranza. C’è stato anche un momento di confronto off record ma le parti non hanno trovato l’accordo. Amara la chiosa di Nicola Gilardoni: “Non c’è sinistra e destra quando si parla di violenza. Per esserci unanimità però deve esserci un testo realistico”. Al momento di votare la mozione Francesco Banfi ha lasciato la sala “perché non riconosco la mozione: per me è irricevibile” Pd, Fi e Tu@Saronno si sono astenuti. “Questa mozione sembra un fallo di frustrazione – ha riassunto Licata nella sua dichiarazione di voto – l’Amministrazione si era proposta di eradicare il problema. Non ci è riuscita e cerca di spostare l’attenzione con toni altisonanti e parlando di terrorismo”.
15052019