Casa di Marta ha presentato in piazza i “Cammini di Carità”

SARONNO – Domenica alle Associazioni in Piazza era presente anche la Casa di Marta; abbiamo incontrato alcuni responsabili della gestione della struttura, Giulio Piuri e Francesca Volontè, che hanno riassunto siano in continua evoluzione le attività e i servizi all’interno della Casa a partire dalla nuova iniziativa “Cammini di Carità”.
Siamo al terzo anno di apertura della Casa di Marta, c’è qualche novità in particolare?
“In effetti se pensiamo all’ultimo anno sono state ancora molte le nuove iniziative che abbiamo messo in atto, grazie anche alla collaborazione con altre realtà all’interno della Casa; ci viene in mente per esempio il nuovo servizio infermieristico, aperto a tutti due volte alla settimana e le visite mediche mensili di prevenzione. Siamo riusciti ad implementare anche il grande servizio che durante la settimana svolge l’Associazione Amici di Betania con la mensa per i bisognosi, garantendo un pranzo anche il sabato, durante lo svolgimento del servizio docce. Negli ultimi mesi si è poi notevolmente ingrandito il servizio di aiuto allo studio per gli studenti in difficoltà delle scuole superiori. Tra pochissimo attiveremo anche il servizio di prestito libri della nostra biblioteca.
Negli ultimi mesi siamo poi riusciti a inserire nuovi volontari, grazie sicuramente alle tante possibilità e proposte che riusciamo fare loro.
Poi c’è un continuo susseguirsi di eventi, di vario genere e relativi ad ambiti anche molto diversi tra loro, promossi da associazioni e realtà che operano in varie situazioni”.
Riuscite a mantenere viva nella quotidianità l’origine della Casa di Marta, che fin dall’inizio avete dichiarato essere la promozione di accoglienza, solidarietà e cultura?
“Proprio la grande diversità e disomogeneità dei servizi caritativi e delle attività, anche culturali, che si svolgono all’interno della Casa di Marta ci permette di non perdere mai l’attenzione rispetto proprio a quelli che fin dall’inizio erano i nostri obiettivi: accoglienza, solidarietà e cultura si ripetono infatti costantemente in quello che facciamo, con modi diversi, con persone diverse, con realtà diverse e con tempi diversi”
Alla fine dello scorso anno avete fatto un progetto con le scuole secondarie di primo grado, invitandole anche a visitare la Casa di Marta, è stata un’esperienza positiva?
Una cosa che effettivamente all’inizio non avevamo considerato, ma in cui oggi crediamo molto è l’opportunità educativa che c’è all’interno della Casa di Marta; siamo fermamente convinti che il desiderio di prendersi cura di chi ha bisogno, caratterizzi la natura dell’uomo e lo vediamo nella passione e nel coinvolgimento attivo di tantissimi volontari che si sono avvicinati alla nostra realtà.
Da un po’ di tempo ormai abbiamo deciso di aprire un filone che possa interessare anche i ragazzi: siamo andati nelle scuole e nelle parrocchie durante le ore di catechismo a raccontare cos’è la Casa di Marta, poi abbiamo sperimentato le visite di gruppi di ragazzi alla Casa ed è incredibile vedere come molti ragazzi rimangono colpiti da quello che facciamo. Abbiamo anche un gruppo di ragazzi giovani che si sono messi in gioco come volontari. Il nostro desiderio è quello di stimolare e diffondere la cultura della carità, anche come strumento educativo per i più giovani; ed è proprio questo desiderio che ci ha portato a promuovere la nuova iniziativa “Cammini di Carità”.
Sono in arrivo i Cammini di Carità: di cosa si tratta?
La parola carità è centrale per la vocazione che Casa di Marta incarna e abbiamo pensato a questa nuova iniziativa, che speriamo di ripetere poi negli anni, proponendo una serie di eventi di taglio diverso che possano essere da stimolo per diffondere la cultura della carità.
Il primo appuntamento è giovedì 9 maggio alle 20.30, in Casa di Marta: cineforum e dibattito per tutti, un’occasione doppia, per aumentare la consapevolezza del fare o per stimolare nuove esperienze di vita.
Il secondo appuntamento sarà invece giovedì 16 Maggio alle 21 con la testimonianza di monsignor Antonio Barone, che negli anni 50/60 ha vissuto parte della sua vita da prete a Saronno e ormai da molti anni sta sperimentando l’esperienza missionaria in Africa.
Appuntamento importante anche giovedì 30 maggio alle 21 con la presentazione della mostra su Giobbe e il tema della sofferenza “C’è qualcuno che ascolta il mio grido?”, che resterà aperta in Casa di Marta fino al 9 giugno; al centro della serata ci sarà la testimonianza, da medico e da paziente, di Mario Melazzini.
La mostra è promossa, oltre che da Casa di Marta, dalle associazioni Avulss, Croce d’Argento, LILT e Unitalsi, che sperimentano quotidianamente l’accompagnamento di persone che vivono l’esperienza della sofferenza.
Infine non ci siamo dimenticati della possibilità educativa anche per i più piccoli: bambini e ragazzi sono infatti invitati sabato 8 giugno alle 15.30 per uno spettacolo animato, tratto da una storia vera, che richiama il tema della solidarietà.
(foto: stand di casa di marta alla festa delle associazioni)
07052019