25 aprile, Airoldi: “Saronno e chi l’amministra vivono come separati in casa”

SARONNO – “Il 25 Aprile a Saronno? Celebrato unitariamente, dai cittadini“. Inizia così l’intervento dell’ex presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi in merito alle celebrazioni della festa della Liberazione a Saronno.
“E’ andata proprio così! Al corteo e alla commemorazione organizzata dall’Anpi, dopo la Messa delle 10, hanno partecipato diverse centinaia di cittadini. C’era la Saronno politicamente multi-colore, multi-etnica e multi-religiosa: in altre parole c’era la Saronno del 2019, quella reale.
Ciascuno con la propria originalità e con la propria particolarità. Ma tutti con la medesima voglia di esserci, di esserci come comunità che si riconosce nei valori della Costituzione repubblicana e riconosce di avere un debito irredimibile verso chi ha combattuto e persino dato la vita perché l’Italia fosse un Paese libero e democratico.
Poi c’è stata anche la commemorazione organizzata dall’Amministrazione comunale. Ma disertata dai saronnesi. Una sorta di auto-celebrazione, una cerimonia in tono minore, dimesso, alla quale hanno partecipato solamente addetti ai lavori. E neppure tutti. Una di quelle situazioni formali dove hai l’impressione che tutti si augurino che finisca presto. A cominciare dagli organizzatori. Nonostante il pregevole intervento della locale Associazione Arma Aeronautica.
Non mi riconosco in questa Amministrazione, ma sono dispiaciuto che sia andata così, ancora una volta. Saronno e chi ancora la amministra vivono ormai da separati in casa. Da una parte c’è una città vitale, che non rinuncia a riconoscersi nei valori fondanti del nostro vivere civile, dall’altra una Amministrazione autoreferente, a distanza siderale, nel suo splendido isolamento.
Noi saronnesi abbiamo scelto come commemorare il 25 Aprile. Unitariamente. Senza se e senza ma”
26042019