Via Roma, l’ironica proposta di Indelicato: “Mettiamo alberi di plastica”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato in merito ai bagolari di via Roma dal titolo “Modesta proposta per risolvere le varie problematiche della via Roma a Saronno”
“Rubo al noto romanziere Jonathan Swifth parte del titolo e vado a dettagliare la mia proposta, fidando nell’attenzione dell’Amministrazione e dei miei concittadini. È del resto ora di abbandonare le sterili polemiche e il muro contro muro, e di fornire il proprio contributo in una prospettiva di collaborazione: maggioranza e opposizione devono pur trovare un punto di incontro quando si tratta del bene comune.
Poiché la decisione di abbattere i sessanta bagolari fra la via Guaragna e la via Manzoni è ormai presa, propongo di sostituirli con alberi in materiale plastico.
Si considerino i numerosi vantaggi di questa decisione, che di seguito vado a evidenziare.
Economicità. Un albero di plastica costa assai meno di un albero esistente in natura. Non al momento dell’acquisto, ma perché praticamente non abbisogna di manutenzione. Non deve infatti essere potato, né richiede interventi dovuti a malattie delle piante, dalle quali è per sua costituzione immune.
Praticità. Non avendo radici, ma solo un modesto piedistallo da assicurare al suolo con viti e bulloni gommati, non produce danni né al livello del marciapiede, né nel sottosuolo. In tal modo si evitano sia le cadute di chi inciampa sui marciapiedi dissestati, sia i danni alle fognature e alle cantine che tanta parte hanno avuto, o per meglio dire sembrano aver avuto, nella recente decisione dei nostri amministratori. Tale vantaggio evidentemente si ricollega al precedente, perché evita sia gli oneri degli interventi tecnici, sia quelli derivanti da possibili contenziosi giudiziari.
Salute pubblica. Un albero di plastica non provoca allergie di nessun genere, con conseguente vantaggio per la salute dei cittadini.
Utilità urbanistiche. Se, come sembra preferibile, la sostituzione avvenisse con sagome piatte (dello spessore al massimo di un paio di centimetri) si recupererebbe almeno mezzo metro di spazio su un marciapiede e altrettanto sull’altro, per un totale di un metro circa. Un metro in più che sarebbe disponibile per l’allargamento della carreggiata e dei marciapiedi, per piste ciclabili più ampie o per altri scopi.
Leggerezza. In caso di sua caduta, peraltro improbabile, la leggerezza del manufatto impedirebbe seri danni alle persone (tutt’al più qualche leggera escoriazione) e alle cose, laddove l’albero vero e proprio, cadendo, col suo peso immane provocherebbe veri sconquassi.
Immediata funzionalità. È notorio che l’albero di plastica non possiede un ciclo di crescita: esso già all’atto dell’acquisto è delle dimensioni necessarie. Pertanto non si dovrebbero attendere anni dal momento della sua collocazione a quello del pieno sviluppo, cosa che invece comporterebbe l’adozione di alberi disponibili in natura.
Infine l’albero di plastica è di facile e rapida sostituzione con un altro uguale o simile, evitando così alla nostra Amministrazione le polemiche preconcette dei politici travestiti da cittadini e la dolorosa incombenza di buttarli fuori dall’aula consiliare, quando essi sconsideratamente applaudono interventi oziosi e molesti.