Ex Cemsa, Gilardoni mette i puntini sulle i: “Improvvisazione imperante che toglie dignità alla politica”
SARONNO – “Il segretario della Lega Nord per l’indipendenza della Padania di Saronno, Claudio Sala, poteva risparmiarsi l’intervento, privo di risposte e offensivo, che ha pubblicato come replica al mio precedente articolo dove: dopo aver espresso approvazione per i miglioramenti apportati al progetto di recupero ex Cemsa, esprimevo alcune perplessità sotto il profilo delle destinazioni d’uso (ennesimo centro commerciale-supermercato); l’uso del suolo per la realizzazione di parcheggi pertinenziali a raso, invece che nel sottosuolo; la realizzazione di un parcheggio provvisorio per i pendolari, pari a 2/3 del tanto desiderato Parco, nonché alcuni aspetti viabilistici. Tanto è vero che il gruppo consiliare del Pd non ha votato No ma si è astenuto, con la speranza che nell’iter di attuazione ci possano essere ulteriori miglioramenti“.
Inizia così la dura replica del consigliere comunale Pd Nicola Gilardoni alle dichiarazioni del segretario cittadino della Lega Nord Claudio Sala in merito alla riqualificazione dell’ex Cemsa.
“Ogni buon amministratore dovrebbe essere in grado di sviluppare una visione politica, un progetto che miri a proiettare nel futuro la città, per individuare un’idea, una chiave di sviluppo che definisca la nuova identità di Saronno e non solo limitarsi a regolare le richieste del privato o approvare disordinatamente i singoli piani assoggettandosi alla volontà degli attuatori. Solo in questo modo si attraggono nuovi investitori. Mi sono permesso pertanto di lanciare delle idee diverse, una proposta politica, non un consiglio, come definito da Sala. Dopo tutto come si può pretendere di pensare al futuro della città e decidere quello che è meglio per tutti e non solo per se stessi, se non si è capaci di ascoltare gli altri e creare dibattito e confronto?
Ribadisco che l’area ex Cemsa e l’adiacente ex Isotta Fraschini sono il tesoro di Saronno. Rappresentano l’ultima vera occasione di rilancio della città per evitare che si spenga definitivamente. Non dobbiamo accontentarci di recuperare le aree dismesse ma dobbiamo fare in modo che esse diventino il volano di una nuova crescita economica e sociale della città, che ne determino la futura identità e opportunità per le nuove generazioni. Basta supermercati. Dobbiamo lanciare nuovi messaggi, puntare su progetti di caratura più elevata che possano caratterizzare ed innescare ricadute virtuose, in primo luogo facendo leva sulla straordinaria posizione geografica di Saronno sull’asse: Saronno – Malpensa – Tokyo.
Sono assolutamente convinto che la realtà porti a doversi rapportare con i soldi degli altri e ho rispetto per gli imprenditori che fanno il proprio mestiere rispettando le regole ma non per i politici che non sanno fare il proprio dovere, che non sono capaci di pesare le idee e i contenuti o di misurare le differenze tra un’idea, un progetto ed un altro senza confrontarsi, togliendo dignità alla Politica, farfugliando qualcosa in un tweet. L’alternativa per il bene comune è sempre possibile, forse basta saper leggere i veri bisogni della città.
Dico questo perché, davanti ad una critica costruttiva, il consigliere Sala non ha saputo fare altro che attaccarmi sul piano personale scrivendo che: “ci sono consiglieri comunali, oggi in opposizione, che siedono sulla “cadrega” da oltre vent’anni e hanno assistito al declino della nostra Città, avendo per lunghi anni la piena responsabilità amministrativa. Oggi quegli stessi consiglieri hanno il coraggio e la faccia tosta di criticare e dispensare consigli a chi sta lavorando per il rilancio di Saronno. Unico “asse” che posso suggerire loro per il futuro ed il bene della città è quello della porta di uscita, perché è arrivato il momento di sapersi mettere da parte”.
Ho compreso che rappresento un problema e che do fastidio agli attuali amministratori, non ho alcun problema ad assumermi le responsabilità per quanto realizzato in città come assessore e vicesindaco dal 1992 al 1999 ma proprio per tutta questa improvvisazione imperante, che fa solo male alla città, continuerò a dedicare il mio tempo libero e le mie competenze e capacità alla politica cittadina, al servizio della città, finché i cittadini di Saronno riterranno che i contributi che posso dare siano utili e continueranno a darmi fiducia con il loro voto di preferenza.
05032019