Visto da Varese: Formazione professionale per imparare i mestieri più richiesti

di EZIO MOTTERLE
Insegnare i mestieri richiesti dal territorio, in modo che la formazione sia sempre più spesso garanzia di un lavoro, sia per chi ancora non l’ha trovato sia per chi deve trovarne uno nuovo. Falegnami, macellai e trattoristi sono ad esempio alcune professionalità che oggi il mercato ricerca, oggetto per questo di nuovi corsi promossi dall’Agenzia formativa della provincia di Varese per rispondere ai rapidi e continui mutamenti dello scenario occupazionale. Sul sito dell’agenzia c’è la possibilità di iscriversi, anche on line, a 70 percorsi formativi, nelle sedi di Varese, Luino, Tradate e Gallarate. I corsi riguardano numerosi settori, i principali rivolti ai servizi alla persona (acconciatura ed estetica), alle produzioni alimentari, al turismo e all’assistenza socio-sanitaria, alla sicurezza, alla meccanica e all’ambiente. Confermate varie proposte che insegnano a diventare pizzaiolo oppure operatore di pasticceria e di cucina: tra le novità gli addetti alla macelleria e alla piccola caffetteria, offerte anche per mestieri antichi e moderni nell’ambito della falegnameria e dell’agricoltura (dai corsi per l’uso di fitofarmaci a quelli per l’abilitazione alla guida di trattori). Intanto, sempre su questo fondamentale fronte scuola-lavoro, oggetto da tempo sul territorio varesino di numerose iniziative studiate d’intesa tra il mondo dell’istruzione e quello dell’imprenditoria, dal 10 al 13 ottobre si svolgerà a Malpensafiere di Busto Arsizio la seconda edizione del “Salone dei mestieri e delle professioni”, un progetto che intende aiutare il cammino di orientamento degli studenti di seconda e terza media facendo conoscere le opportunità lavorative della provincia di Varese attraverso il contatto diretto con professionisti dei diversi settori lavorativi. Saranno mostrate ai visitatori più di 60 possibilità professionali raggruppate in 21 macro aree (settore informatico, amministrativo, moda, grafica, agraria): sarà possibile avere un quadro complessivo dei profili professionali garantiti dei vari indirizzi degli istituti superiori del Varesotto e fermarsi ad approfondire le possibilità occupazionali che più attirano. Senza dimenticare che la crisi degli ultimi anni ha lasciato nella sola provincia di Varese la pesante eredità di 35mila disoccupati e 15mila posti di lavoro in meno, rendendo sempre più necessaria una scelta professionale mirata per ottenere in tempi ragionevolmente rapidi un lavoro.