Case comunali: due su tre non pagano affitti o spese

LIMBIATE – Sono un’ottantina le case comunali affittate a Limbiate agli aventi diritto nelle graduatorie e in due casi su tre il canone non viene riscosso da tempo.
La lotta alla morosità intrapresa dall’amministrazione limbiatese (iniziata con i mancati pagamenti del servizio di refezione scolastica), sta proseguendo con controlli e accertamenti che riguardano i debiti Imu, Tasi e Tari, oltre che i locatari degli appartamenti in edilizia residenziale pubblica.
I dati delle case comunali registrano un mancato introito per il comune di Limbiate pari a 254mila euro: 67mila euro era il debito prima del 2016, nel 2016 e 2017 la cifra è aumentata di altri 170mila euro e, con il primo trimestre del 2018, si sono accumulati altri 17mila euro.
Qualche giorno fa, sono partite lettere di sollecito ai pagamenti indirizzate ai cittadini morosi, con l’obiettivo di recuperare parte del dovuto, da utilizzare poi per le manutenzioni e le migliorie degli stabili stessi. “Ci rendiamo conto che gli edifici necessitano interventi – commenta il sindaco Antonio Romeo – ma non possiamo spendere soldi della collettività quando più del 60% degli inquilini che usufruiscono dei canoni agevolati garantiti dall’edilizia residenziale pubblica non contribuiscono alle spese”.
Un secondo punto che proprio non va giù al sindaco Romeo riguarda il fatto che un terzo degli aventi diritto all’accesso ai finanziamenti che Regione Lombardia ha messo a disposizione per sanare parte dei debiti degli inquilini morosi delle case comunali non abbia accolto l’opportunità, rinunciando al contributo e quindi al risanamento dei conti. L’accesso al contributo era, infatti, garantito agli inquilini che avessero un debito inferiore ai 6mila euro e che avessero sottoscritto un “patto di servizio” con cui si impegnavano a pagamenti regolari per 24 mesi. Dei 31 aventi diritto, solo in 22 hanno risposto. “Questo atteggiamento è per noi inaccettabile – commenta così il primo cittadino – perché sottende una non volontà a risanare una situazione difficile per il Comune, e quindi per tutta la collettività. Il recupero che abbiamo effettuato per la morosità sulla mensa scolastica non è stato un episodio sporadico, ma rientra in un percorso ispirato dal desiderio di riportare quel principio di giustizia ed equità nei confronti di tutta la cittadinanza, che premia chi rispetta le regole, aiuta chi è realmente in difficoltà e colpisce chi invece ha preso come abitudine quella di non pagare”.
Nel mese di agosto verrà avviata una fase di verifica sui pagamenti e sul mantenimento dei requisiti degli inquilini, così da ritoccare canoni ed intervenire nei reali casi di grave necessità.
25052018