Tutti i conti delle consulenze Sessa: Franco Casali presenta le cifre
SARONNO – “Il compenso corrisposto complessivamente agli incaricati per trasparente e anticorruzione ammonta a 36.350 euro, contributivi lavorativi esclusi. Se consideriamo un ipotetico costo orario di 50 euro, la cifra corrisposta corrisponde a 727 ore di lavoro, ovvero 91 giorni oppure 4,14 mesi. Se dimezziamo il compenso orario ad un cifra più verosimile di 25 euro, il tempo che sarebbe stato necessario per svolgere in maniera compiuta il lavoro, e con questi costi, diventa di oltre 8 mesi”
Inizia così la nota di Franco Casali, consigliere comunale di Tu@Saronno, che dopo aver presentato l’esposto alla Corte dei Conti e alla Procura di Busto Arsizio fa i conti in tasca alla società partecipata dal Comune.
“Il che corrisponderebbe ad un impegno decisamente gravoso per gestire l’attività trasparenza e anticorruzione di una piccola società a controllo pubblico che fattura solo 142.000 euro e che riceve dai fornitori locali (per lavori elettrici, manutenzione, spurgo biologica) solo una cinquantina di fatture l’anno. Faccio presente che in Saronno Servizi chi è incaricato di questa attività non riceve alcun compenso, benché il fatturato di Saronno Servizi superi i 10 milioni di euro. L’azienda che fornisce a Saronno Servizi consulenza e supporto per la trasparenza, nonché la relativa formazione, ha fatturato alla stessa circa 8 mila euro. Stiamo parlando del lavoro di una società specializzata in consulenza professionale. Analogamente, il costo della formazione e del supporto per la predisposizione della documentazione relativa a trasparenza e anticorruzione svolto dalla stessa società di consulenza per Sessa srl, con la nuova amministrazione a presidenza Amadio, è stato di 5 mila euro. Ovvero il lavoro di professionisti è costato enormemente meno di quanto corrisposto ai consulenti incaricati dal cda, che non hanno portato a termine in maniera compiuta alcun lavoro”
E ancora: “Il sito di Sessa srl che andava popolato con la relativa documentazione entro il 31 gennaio era infatti completamente privo di contenuti. Il precedente consiglio ha pagato anche in proposito una consulenza ad una società di Milano di 1,708 euro evidentemente poi non utilizzata”
(foto archivio di Edio Bison)
14052018