Gianni (Gerenzano democratica): “E’ proprio necessario il nuovo Tigros sull’ex statale Varesina?”
GERENZANO – Il consigliere comunale Pier Angelo Gianni di Gerenzano Democratica torna a parlare della “costruzione del nuovo supermercato Tigros che sorgerà nel pratone intorno alla rotonda sulla ex statale Varesina, di fronte al distributore di gas metano da poco inaugurato”. Un intervento dettato dal fatto che “dal 19 aprile la delibera di giunta relativa al PL4a (comparto ex Nivea) e PL4b (Tigros) sarà operativa”.
“Già altre volte Gerenzano Democratica si è soffermata sul paradosso dell’opera che verrà realizzata: la Giunta Campi, che nel 2012 vinse le elezioni promettendo di fare di tutto per bloccare l’ennesimo inutile stupro al nostro territorio ma ha poi adottato quello stesso progetto, lo ha spinto, ha assecondato in cambio di oneri di urbanizzazione e opere di compensazione connesse alla concessione edilizia per 900 mila euro”.
Gianni però va oltre: “Restano però immutate le ricadute negative sul territorio che la realizzazione porterà con sé: aumento del volume del traffico automobilistico e di automezzi pesanti in un’area già ora congestionata nelle ore di punta, danni difficili da calcolare ai negozi di vicinato – già fortemente provati dalla crisi degli ultimi anni e dalla concorrenza degli altri centri commerciali presenti sul territorio – il rischio concreto che la nuova opera possa trasformarsi presto in uno scheletro vuoto, vista la presenza di moltissimi altri esercizi commerciali consimili – che peraltro già di per sé non godono di buona salute – in un’area piuttosto ristretta”. Il consigliere di Gerenzano democratica cerca di vedere anche l’altro lato della medaglia:”D’altro canto, i benefici in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, sbandierati dalla Giunta in carica per giustificare il tradimento delle proprie promesse elettorali, sono pochi e incerti: tutti i dati dicono che i centri commerciali sul nostro territorio sono già troppi (anche Confcommercio di Varese lo dichiara), e un’eventuale successo del nuovo Tigros si tradurrebbe in una contrazione del volume di affari, con una proporzionale diminuzione di posti di lavoro, in altre vicine strutture dello stesso tipo. Poniamoci allora con estrema semplicità qualche domanda: come si è arrivati a questo? Chi ci guadagna? Era proprio necessaria questa ennesima deprivazione del territorio comunale?”.
18042018