Profughi Lazzate, secondo round: lavori in un altro appartamento, diffida del Comune

LAZZATE – “A Lazzate non si molla di un centimetro. Non è soltanto uno slogan, è il rispetto di una promessa fatta ai cittadini”. Lo si legge in un comunicato dell’assessore comunale alla Sicurezza, il leghista Andrea Monti.
Lazzate ritorna alla ribalta, dopo l’annuncio della chiusura del centro accoglienza profughi, una volta certificata la cessazione del progetto di accoglienza degli unici quattro ospiti presenti. Monti aveva però già messo in guardia sul fatto che la vicenda non si sarebbe comunque conclusa.”Ieri infatti la società che gestiva la struttura, incurante della copiosa comunicazione con cui il Comune avvertiva dell’inizio del procedimento, ha iniziato i lavori di allestimento del secondo appartamento. Questo significa che si prepara ad accogliere un numero maggiore di ospiti stranieri. Sono almeno quattro i materassi e le reti che sono stati contati dai cittadini, quelli che hanno assistito ai lavori di approntamento” fa notare Monti.
Il Comune e il sindaco, che erano in attesa di una convocazione da parte della Prefettura, si sono mossi ottenere lo stop ai lavori di allestimento. E’ stata infatti inviata nelle scorse ore una formale diffida, per conoscenza alla Prefettura, in cui si chiede di “astenersi dallo svolgere o consentire nell’immobile in questione lo svolgimento di attività di carattere ricettivo. Nella lettera – ricorda l’assessore – si fa cenno anche alle precedenti comunicazioni, sottolineando come non sia stato prodotto nessun documento o memoria che smentisca i contenuti contestati dal Comune, considerato che nei termini assegnati non sono state rassegnate perspicue osservazioni. Ora aspettiamo la prossima mossa, certi che ancora una volta siamo noi a porci a difesa della correttezza dei rapporti tra istituzioni, e contro le prepotenze”.
26102017