Lazzate, chiude il centro profughi. Sindaco: “Determinante la reazione di Comune e cittadini”

LAZZATE – Una comunicazione stringata, solo poche righe, che però rivestono una grande importanza per la comunità Lazzatese. L’Associazione D&G Research ha comunicato l’immediata cessazione del progetto di accoglienza legato ai primi quattro, e finora unici, richiedenti protezione internazionale giunti a Lazzate nel mese di agosto. Questo significa che, con decorrenza immediata ad oggi, è da considerarsi chiuso il centro di accoglienza insediato a insaputa di amministrazione e cittadinanza, proprio nel cuore del Borgo di Lazzate.
Ne da notizia il Sindaco Loredana Pizzi: “Abbiamo ricevuto una breve comunicazione dall’associazione, crediamo che abbia giocato un ruolo decisivo l’atteggiamento fermo dell’amministrazione comunale e la reazione decisa della popolazione, contraria a questo progetto di presunta accoglienza imposta dall’alto.”
Cosa ci si potrà aspettare per il futuro immediato non è ancora chiaro, ma l’Assessore alla sicurezza Andrea Monti cerca di fare un primo punto della situazione: «Incassiamo questa prima vittoria, constatando che per una volta possiamo dire che non vince la prepotenza e l’arroganza di chi vuol imporre progetti di questo tipo all’insaputa di tutti e calpestando la stessa amministrazione comunale. Ma non è ancora finita – ammonisce Monti – perché è chiaro che l’intenzione dell’Associazione sarà quello di attivare nuovamente in futuro il centro. Per questo chiediamo al Prefetto di convocarci immediatamente, al fine di informarci sulle intenzioni future e darci la possibilità di illustrare tutti i punti di contrarietà e di difformità degli immobili, rispetto a quell’attività, che abbiamo più volte ribadito negli ultimi mesi. Attendiamo fiduciosi”.
Se da una parte non si può dire di aver scritto la parola «fine» a questa vicenda, dall’altra si può segnare sicuramente un punto a favore dell’amministrazione leghista di Lazzate, tra le poche ad aver affrontato a testa alta e senza timori reverenziali le ire del Prefetto.