Dopo la “Rivolta di Lazzate”, il comune firma l’ordinanza anti profughi

LAZZATE – Dopo le polemiche scaturite dall’iniziativa di D&G Research e della prefettura per l’accoglienza di profughi richiedenti asilo in due appartamenti del centro, il sindaco di Lazzate Loredana Pizzi ha firmato un’ordinanza per scongiurare l’arrivo senza comunicazione di nuovi soggetti sul territorio comunale. In pratica nell’ordinanza si ordina ai proprietari di beni immobili di comunicare preventivamente all’amministrazione locale l’eventuale sottoscrizione di contratti di locazione o di comodato d’uso o di concessione di qualsivoglia diritto reale o personale di utilizzo, con soggetti che abbiano tra le possibili finalità l’ospitalità di richiedenti asilo. «Ciò non consente al sindaco di impedire la sottoscrizione di contratti tra prefettura e società private che gestiscono la dimora dei richiedenti asilo, tuttavia legittima i primi cittadini ad assumere i propri poteri di ordinanza al fine di prevenire situazioni emergenziali e garantire l’adeguata conoscenza della situazione sul proprio territorio comunale» – spiega l’assessore alla Sicurezza Andrea Monti. Nel testo si ordina anche ai proprietari, conduttori o gestori di immobili siti a Lazzate di comunicare preventivamente la partecipazione a bandi indetti da parte di qualsiasi organo pubblico al fine dell’ospitalità di migranti nonché l’esito della stessa entro cinque giorni dall’uscita delle graduatorie; di comunicare nei 15 giorni precedenti, la sottoscrizione di accordi, contratti e convenzioni con gli organi ed amministrazioni pubbliche deputate alla gestione dell’emergenza profughi; di produrre all’Autorità comunale entro cinque giorni dalla sottoscrizione, il contratto stipulato con la prefettura e con altro organo dello Stato a ciò deputato. Infine, vige l’obbligo di comunicare, attraverso una relazione quindicinale, l’organizzazione interna della struttura, consistente nella dichiarazione di quanti siano i soggetti che vi alloggiano, della provenienza degli stessi nonché di ogni altra informazione riguardante la salute dei medesimi. In caso di violazione degli obblighi e degli ordini previsti, il destinatario della presente ordinanza è punito con una salata sanzione amministrativa.
12092017