Mamma uboldese chiede ordinanza contro le vaccinazioni
UBOLDO – “Pensavo fosse uno scherzo invece era vera la lettera che stasera mi sono ritrovata sulla scrivania inviatami da una mamma del mio paese riguardo l’obbligo dei vaccini. Pubblico la risposta che alla signora arriverà perchè sia da monito per tutti i genitori di Uboldo e non solo”.
Così il sindaco Lorenzo Guzzetti ha deciso di rendere pubblica, sulla propria pagina Facebook, la risposta alla mamma uboldese che gli ha scritto chiedendogli “di emettere un’ordinanza urgente e contingibile per sospendere immediatamente l’applicazione del c.d. Lorenzin 73/2017, convertito in Legge 119/2017”.
Riassumendo il luogo testo il primo cittadino spiega di aver “letto con preoccupazione le riflessioni perché rappresentano pienamente il baratro culturale e sociale dentro al quale stiamo sprofondando sempre di più”. Nella missiva, ad esempio, la mamma uboldese ha rimarcato come “i genitori obiettori siano stanchi di essere considerati come degli scellerati che non hanno a cuore la salute dei propri figli.”
Diversa la posizione di Guzzetti: “Mi scusi se io mi fido della scienza e di commissioni mediche che hanno determinato questa scelta perché un branco di idioti, sventolando il vessillo della “libertà di scelta”, ha deciso dopo essersi informata da delle Vanna Marchi della medicina o da Google che il proprio figlio non doveva essere vaccinato”.
E continua raccontando un episodio personale: “L’anno scorso in una farmacia di Rimini mi capitò di trovarmi in coda dietro a una mamma che arrivò davanti alla farmacista dicendo: “mio figlio si è tagliato e non ha mai fatto l’antitetanica. Ho letto su internet che basta l’acqua ossigenata, mi può dare un flacone?”
La farmacista, con gli occhi iniettati di sangue, l’ha guardata e le ha detto: “guardi signora, vada immediatamente in ospedale e porti il bambino altrimenti io consegnerò alle forze dell’ordine il filmato a circuito chiuso della farmacia e la farò rintracciare entro le prossime 12 ore.” Al che la signora si è girata, mi ha guardato e io laconicamente ho risposto: “io sono un pubblico ufficiale che non ha competenza in questa città, ma a lei conviene fare quello che ha detto la dottoressa subito perché io lascio i miei estremi alla dottoressa e le assicuro che la troveremo”
E quindi riprende: “Leggendo e rileggendo la sua lettera mi sono sempre più convinto che la teoria che sostengo da anni sia oggi più vera che mai. Per fare il genitore bisogna esseri genitori dentro. Bisogna avere una maturità intellettuale, sociale, culturale per poterlo essere. Per questo motivo io credo che la legge Lorenzin sia una legge sbagliata. E’ una legge sbagliatissima su una cosa che il Ministro ha colpevolmente omesso. Non solo bisogna vietare a questi bambini di accedere nelle scuole di ogni ordine e grado. Nella legge bisognava imporre ai sindaci di togliere d’ufficio la patria potestà a genitori come lei”.
02092017