Dipendenti e famiglie alla scoperta della novantenne Fimi

SARONNO – In via Saul Banfi sabato 8 luglio c’é stato un insolito movimento: tante persone in fila all’ingresso della Fimi che celebrava i suoi primi 90 anni. Erano di tutte le età: bimbi ancora in carrozzina, ragazzi, adulti e vispi vecchietti in pensione già da parecchi anni. Erano gli attuali ed ex dipendenti della Fimi con le loro famiglie, gli amici, tutti quelli che direttamente o indirettamente sono stati coinvolti da protagonisti e in periodi diversi in una lunga e bella storia, una storia tutta Saronnese. In tutto erano più di trecento persone di cui più di 30 bambini.
Soprattutto negli ultimi decenni la Fimi ha operato in uno scenario internazionale, ma è stata sempre radicata nel territorio del Saronnese. Da quando nel 1926 la società fu fondata e i primi fabbricati costruiti proprio in via Saul Banfi, migliaia di persone di Saronno e dei paesi vicini hanno trovato lavoro in Fimi.
Lo scorso 27 giugno l’azienda di Saronno aveva voluto condividere con le autorità locali e regionali e con i rappresentanti del mondo del lavoro il suo orgoglio di essere arrivata a questa veneranda età e di essere sempre più in piena salute. Allora l’evento aveva avuto un carattere “istituzionale”. Sabato invece era tutto diverso, era proprio una festa e i palloncini colorati al portone della Fimi non lasciavano dubbi.
“Avremmo voluto invitare tutti gli ex-colleghi, ma molti non siamo riusciti a rintracciarli; quelli presenti però li rappresentavano tutti; anche a chi era assente diamo un grande abbraccio!” ha detto Franco Martegani, attuale direttore generale dell’azienda.
Avere 90 anni e operare ancora da leader nel mercato mondiale di riferimento, nel caso della Fimi quello dei display per le applicazioni medicali, Fimi ci è riuscita creando proprio qui nel Saronnese un’eccellenza tecnologica che ci deve rendere tutti orgogliosi.
“Porte aperte alla Fimi” il titolo scelto per la giorna che non a caso ha visto i locali della ditta dai reparti di ricerca e sviluppo, ai vari uffici, ai reparti produttivi, alla demo room, alle sale riunioni e alle sale dei test sono state le tappe di un percorso libero. Sono stati soprattutto punti d’incontro fra i vari gruppi di visitatori con ogni incontro che inevitabilmente si trasformava in un abbraccio fra vecchi colleghi e in una successione di ricordi.
I dipendenti vecchi e nuovi non nascondevano un certo orgoglio quando mostravano ai propri figli o nipoti il loro posto di lavoro. Negli ultimi anni l’azienda si è molto trasformata e tra i vecchi dipendenti si notava di sicuro un palese senso di ammirazione per il nuovo layout della Fimi, per le nuove linee di produzione certamente all’avanguardia ma allo stesso tempo si poteva scorgere anche un pizzico di delusione per non essere riusciti a trovare la “loro vecchia scrivania”, il “loro laboratorio con i vecchi strumenti” o “il loro reparto di produzione con i vecchi monitor a cinescopio che ingombranti rendevano difficile la movimentazione”.
E i bambini? Per loro, che nulla sapevano della vecchia Phonola e per i quali era scontato che il display potesse essere solo piatto come quello dei loro smart phone, era stato riservato un programma speciale con un mago e due fatine. Alla fine un “chiassoso buffet”, ancora tanti abbracci e la promessa di rivedersi magari per festeggiare i 100 anni della Fimi!
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13072017