Ex Cantoni, ambientalisti: “Serve trasparenza sulle bonifiche. Pronti a protestare”
Inizia così la nota inviata dal Comitato acqua bene comune ed Ambiente Saronno circolo di Legambiente in merito alla bonifica in corso all’ex Cantoni.
Gli ambientalisti puntano il dito contro i ritardi: “Solo ora veniamo inoltre a sapere dall’Amministrazione che la causa del ritardo è anche il “monitoraggio delle falde idriche” commissionato con finanziamento Regionale dal 2014, che ricordiamo essere stato una delle prime “prove provate” che i cittadini hanno potuto finalmente avere della presenza di percloroetilene di provenienza dall’area ex Cantoni. L’inquinamento, sempre negato dalla proprietà, è stato acclarato definitivamente con la Conferenza dei Servizi sulla bonifica di fine luglio 2016 (ma ancora prima, nella precedente del 3 luglio 2015 già si parlava di “interventi contingibili ed urgenti” sulla falda, da cui la necessità della barriera a valle dell’area ex-Cantoni). E’ evidente che il monitoraggio non ha nulla a che vedere con il ritardo nell’esecuzione della barriera idraulica, mentre la proprietà può nel frattempo definire l’uso più proficuo delle aree. Con buona pace dei cittadini che continuano così a bere acqua inquinata proveniente dal pozzo Parini”.
Ma non solo nella missiva si accusa anche l’Amministrazione di scarsa trasparenza verso la cittadinanza: “Lo scorso 2 dicembre una partecipata assemblea pubblica indetta dalle nostre associazioni alla Cassina Ferrara (“Area ex-Cantoni: prima il parco! Dalla bonifica una risorsa d’acqua pulita da non sprecare)” si era conclusa con la sottoscrizione di una lettera firmata da molti cittadini presenti per chiedere l’avvio di un percorso partecipativo della cittadinanza sulla bonifica dell’area e sulla proposta di realizzazione di un parco con bacino artificiale d’acqua. Solo qualche giorno fa (il 27 gennaio) ci è stato risposto che il percorso partecipativo è già stato ampiamente garantito e svolto (non abbiamo capito come) e che circa la proposta di realizzazione del parco e del laghetto non sono ancora definite le trattative con la proprietà e quindi non vi è “alcuna ragione per dilazionare ulteriormente l’intervento sulle acque…” che come abbiamo visto è stato però “dilazionato” comunque, non certo a causa del laghetto ma per responsabilità della proprietà”.
Da questa situazione l’annuncio della mobilitazione: “Chiediamo quindi che la cittadinanza venga correttamente informata, dopo tanta attesa di qualche risultato in termini di bonifica della falda idrica e di riqualificazione ambientale dell’area. A breve convocheremo i cittadini interessati alla realizzazione di parco e bacino d’acqua sulla ex-Cantoni in un incontro pubblico per decidere insieme come portare avanti la proposta e…la protesta!”.
01022017