Addio città metropolitana, Nigro: “E’ il miope leghismo locale”

SARONNO – “La decisione dell’amministrazione leghista di disapplicare la richiesta di adesione alla città metropolitana di Milano non stupisce. S’inserisce nelle scelte fin qui effettuate di andare in controtendenza con la passata amministrazione di centrosinistra”.
Inizia così la presa di posizione dell’ex assessore Giuseppe Nigro, delegato dal sindaco Luciano Porro a seguire proprio l’iter per l’ingresso di Saronno in città metropolitana.
“Lega Nord è convinta che facendo il contrario di quanto era stato fatto in precedenza esalta la sua azione amministrativa. Non mi pare sintomo di grande visione programmatica, né di lungimiranza politica. Aver assistito alla riapertura parziale della ZTL, al cambio di destinazione dell’immobile di via Monza – recuperato con l’intento di riservarlo all’infanzia in difficoltà è sconfortante – oltre che insensato . Ora, assistiamo ad un nuovo atto: la rinuncia ad entrare nella città metropolitana di Milano.
Chi scrive si era adoperato nella passata amministrazione, perché Saronno agganciasse il treno di città metropolitana, non soltanto perché aveva avuto dal sindaco la delega ad occuparsene, ma perché fortemente convinto che il futuro della città e il suo rilancio fossero legati a quanto sta avvenendo nell’area metropolitana milanese. Vale questo principio in tutta Europa, dove nelle aree delle costituende Città metropolitane è previsto, per i prossimi anni, un rilancio dell’economia e il più forte incremento del Pil. Lo dicono tutti gli studi sulla costituzione delle nuove istituzioni amministrative.
Il programma operativo nazionale “Città Metropolitane 2014 – 2020” adottato dalla Commissione europea può contare su una dotazione finanziaria pari a oltre 892 milioni di euro. E’ un programma che ha lo scopo di supportare le priorità dell’agenda urbana nazionale, in linea con gli obiettivi e le strategie proposte per l’Agenda urbana europea che individua nelle aree urbane i territori chiave per cogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile per il 2020.
Saronno risponde sia al principio di area densamente popolata di contiguità a Milano, sia al principio di Area Funzionale Urbana, dove insistono comuni in cui una quota significativa di popolazione residente si sposta per motivi di lavoro nel territorio della’Area Morfologica Urbana di attrazione.
Inutile ricordare che Saronno da sempre subisce, o meglio, è “naturalmente” legata a Milano. Le forti interrelazioni dovute alle specializzazioni residenziali e produttive e ai flussi di pendolarismo originato da diversi motivi (lavoro, studio, tempo libero) sono noti. Per Saronno questa condizione potrebbe essere la leva per il suo rilancio. Tenerla fuori dai processi in corso vuol dire marginalizzarla, confinarla ad un destino periferico e minore.
Al di là di singoli atti che pure possono essere valutati con positività, tipici di ogni amministrazione, la cifra del leghismo locale è purtroppo caratterizzata da miopia, mancanza di visione, una buona dose di aggressività verbale dei suoi esponenti politici. Guardare all’indietro, senza il coraggio di cimentarsi con lo sfide del presente, forse è rassicurante, ma il rischio è quello d rimanere fermi, incapaci di creare le condizioni per il benessere, il progresso e lo sviluppo delle future generazioni”.
29102016