Attac:”Dalle elezioni provinciali al referendum, ci stanno scippando il voto per logiche di spesa pubblica”
Inizia così la nota inviata da Attac Saronno proprio in merito alla consultazione provincialee al referendum in calendario per il 4 dicembre.
“Come due anni fa, si tratta di elezioni che non riguardano tutti i cittadini varesini aventi diritto al voto ma i soli consiglieri comunali e gli amministratori locali, che delegati con le elezioni comunali dell’anno scorso e di quest’anno, eserciteranno per noi il nostro diritto di voto!
Una sorta di elezioni di metà mandato si direbbe negli Stati Uniti, ma da noi rappresentano un vero e proprio furto del nostro diritto, usurpatoci perchè “non ci sono i soldi” o almeno così ci è stato raccontato da Monti in poi. Con il pretesto (per noi del tutto incostituzionale) che le elezioni provinciali costano troppo ci viene sottratto un diritto, per eleggere poi un ente che non si sà che fine farà, se verrà definitivamente cancellato oppure resterà nel limbo istituzionale.
Come due anni fà restiamo contrari a questo disegno, ormai avviato territorialmente ma che rischia di avere un più ampio sviluppo a livello nazionale, se il prossimo 4 dicembre passerà il SI al referendum sulla riforma costituzionale.
Una sola camera “eletta” dai cittadini italiani (ma con capilista bloccati) e la pericolossima possibilità che una forza di minoranza possa avere la maggioranza dei seggi ad un sicuro ballottaggio, è solo uno degli aspetti inquietanti della legge elettorare attualmente licenziata dal Parlamento. L’altro, è appunto un senato “non elettivo” (per noi cittadini) ma votato da consiglieri e presidenti regionali, contenuto nel testo che modifica la nostra Carta costituzionale, proprio come avverrà sabato prossimo in provincia di Varese.
Attac Saronno, nel denunciare ancora una volta il voto scippatoci per supposte logiche di spesa pubblica (chissà perchè per un ponte o per una grande opera inutile si trovano sempre i soldi…), vuole allertare la cittadinanza saronnese sul pericolo che questo referendum costituzionale rappresenta per la nostra sovranità nazionale, per dire NO a questa contro-riforma (benedetta, guarda caso, anche a livello europeo) ed invita tutte/i le/i cittadine/i saronnesi a presenziare / partecipare a tutti gli appuntamenti che nelle prossime settimane saranno organizzati sul nostro territorio, da comitati / associazioni, all’interno del dibattito pubblico in vista dell’appuntamento del prossimo 4 dicembre.
14102016