Guzzetti: “Intitolata al sindaco Zaffaroni la nuova sala consiliare”
“Abbiamo appena approvato in Giunta l’intitolazione della nuova Aula Consiliare che sarà inaugurata venerdì sera. L’Aula sarà intitolata al Cavalier Tito Zaffaroni, primo Sindaco di Uboldo dal 1951 al 1960, mio ammirato predecessore.
Durante la cerimonia in aula, il nipote Matteo Pizzi, oggi Assessore all’Ambiente, ne leggerà la biografia.
Un’intitolazione non è solo un omaggio alla memoria, ma è anche uno sprone per chi viene dopo.
Dalla biografia del caro Tito si evince chiaramente come egli, in diversi uffici e in diversi ambiti, abbia speso interamente la sua vita impregnandola con un impegno civico e sociale che deve esserci da esempio.
Non solo Sindaco ma dirigente di diverse associazioni, cantore e aclista in parrocchia, uomo che davvero oltre alla famiglia e al lavoro ha speso la sua vita per la comunità uboldese.
Questa sera mi sembra di sentire anche l’approvazione di mia nonna da lassù, lei che mi ha cresciuto con il “mito” del Tito Sindaco, tanto che quando nel 2007 mi presentai a casa con la fascia da sindaco mi disse: “Non posso credere che mio nipote sia diventato come il Tito”.
Il Tito, per me, è stato anche il presidente della Banda quando ero bambino.
Da presidente ci ha dato una grande lezione di modernità.
Fu lui infatti, da Presidente, a scommettere su una nuova dirigenza, un nuovo maestro, un nuovo corso.
Nel 1991 Tito aveva già 77 anni eppure ebbe il coraggio del cambiamento, del rinnovamento, di scommettere su un altro modo di “fare banda”.
Lo ricordo come un uomo pieno di forza d’animo, passione, determinazione.
Fu una scommessa vinta perchè quella Banda, quel Corpo Musicale, fece scuola in tutta Italia arrivando, tra le altre cose, al successo in un concorso nazionale nel 1996.
Stravolgemmo un metodo, una consuetudine che ci avrebbe portato all’estinzione. Diventammo una delle migliori orchestre amatoriali in Italia.
Di questa storia, anche mia, anche nostra, ne vado orgoglioso e nessuno, nemmeno in clima di damnatio memoriae nei nostri confronti, ce la potrà mai portare via.
29012015