Appello a Fagioli: “Intitoliamo una piazza al XX settembre”
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Ecco il testo integrale della missiva
Spettabile signor Sindaco, signori consiglieri e assessori, organi di stampa, amici socialisti,
scrivo per la prima volta a questa nuova amministrazione e non posso che, anzitutto, augurare buon lavoro, per il bene della nostra città.
Come sta diventando mia consuetudine in questo periodo, desidero sollecitare una discussione sull’argomento in oggetto. Il Sindaco uscente non ha mai avuto la benevolenza di inviarmi il benché minimo cenno di riscontro, cosa che mi è sinceramente dispiaciuta, soprattutto perché ero abituato alla sempre pronte e articolate risposte del precedente Sindaco Gilli, che ringrazio ancora una volta. Spero che lei non voglia, in questo, ricalcare le orme del suo predecessore.
Non ripeto le cose che, se ha la pazienza di leggerle, ho scritto nelle volte precedenti: non sono “passate di moda”. Sono ancora tutte valide, rese anzi più urgenti dalle tristi notizie di cronaca di quest’ultimo anno. A queste aggiungiamo le continue dichiarazioni, su tutti i fronti, del Vaticano e della stessa Chiesa, che non sono la semplice espressione di opinioni, ma una vera e propria ingerenza.
Manca ancora qualche anno al 2020, che sarà il 150° anniversario di Porta Pia, ma i temi della laicità devono essere difesi da oggi (sarebbe stato meglio se fossero stati difesi da molto tempo fa!) e ce ne rendiamo tristemente conto ogni giorno di più. I segni, i simboli hanno una forza latente che può e deve essere tenuta in considerazione. Intitolare una piazza al “XX Settembre 1870” non è una perdita di tempo: anzi, mi consenta il gioco di parole, non dovremmo perdere tempo nel procedere.
Cordialmente.
Antonio D’Eramo
24082015