Calcio 1′ categoria: l’allenatore della Saronno Robur svela… i suoi piani
SARONNO – “Il dado è tratto”. La Saronno Robur ha dunque raggiunto l’accordo con l’allenatore Antonio Leo, al quale è stata affidata la formazione maggiore che nella stagione 2015/2016 giocherà in Prima categoria a Saronno.
L’arrivo a Saronno Robur dopo molti anni passati tra Caronnese ma soprattutto Uboldese, quale il bilancio del passato?
L’Uboldese è stata a lungo una mia seconda casa. Ne approffitto per ringraziare il presidente dell’Uboldese, Emilio Legnani, per tutto ciò che mi ha dato e tutto ciò che mi ha permesso di fare e di conquistare con la sua società.
Nel mondo del calcio giovanile e dilettantistico ti conoscono davvero in tantissimi, ma se dovessi fare tu un resoconto della tua carriera cosa ci racconteresti?
Senza dubbio partirei dalla Caronnese, società dove ho lavorato per 8 anni, dividendomi tra Juniores regionale e prima squadra, e dove ho fatto anche il direttore sportivo per le giovanili. E’ stata una bella storia, ricca di insegnamenti. In seguito è arrivata la chiamata dalla Uboldese, dove mi è stata offerta la panchina della Juniores. Era un gruppo fantastico, ragazzi seri e grandi sportivi. Assieme a loro ho vinto il campionato regionale e dopo questa conquista mi è stata affidata la prima squadra rosso-nera. Portando con me molti dei miei ragazzi allenati alla Juniores abbiamo vinto il campionato di Seconda categoria e siamo arrivati secondi in classifica l’anno dopo in Prima. Il tutto all’interno di un’avventura durata 7 anni. All’Uboldese sono poi tornato dopo due anni passati altrove e ho ripreso la mia strada prima dalla Juniores regionale e poi dalla Promozione, dove siamo riusciti in un vero e proprio miracolo. Dagli appena 5 punti ottenuti dalla squadra fino alla seconda giornata di ritorno, abbiamo chiuso il campionato con 28 punti ed una salvezza conquistata non solo da me ma soprattutto da questi ragazzi che hanno messo anima e cuore. Per questo motivo provo riconoscenza nei confronti della società di Uboldo, perchè mi ha permesso di ottenere importanti risultati anche personali.
E poi? E’ arrivata la chiamata dalla Saronno Robur. Ci racconti come è andata?
Conosco Luca Volpi, il direttore sportivo dalla Saronno Robur, da molti anni, eravamo assieme a Caronno e abbiamo lavorato spesso insieme. Mi chiamò propopnendomi la panchina della prima squadra. Era fine maggio, io stavo lavorando già alla programmazione della Juniores regionale con l’Uboldese e non me la sentivo di lasciare una società in cui ho lavorato 9 anni per allenare una squadra in Seconda categoria. A me dicono spesso che allenerei anche i sassi pur di vivere di queste emozioni, quindi il mio rifiuto non era dettato da chissà quale mania di protagonismo, anzi! Ma avrei voluto lasciare l’Uboldese solo per un’esperienza altrettanto stimolante. Allora Luca mi disse:”Se facciamo la Prima categoria ho la tua parola?” e lì non ho esitato nemmeno un secondo e gli ho risposto di sì. Ed eccomi qui. Mi ha fatto molto piacere che si sia esposto personalmente a mio favore anche il presidente Mario Busnelli. Spero di ricambiare la sua fiducia e quella dei tifosi.
Obiettivi concreti per la stagione?
Certo, non ho firmato a scatola chiusa ma consapevole dell’importante progetto che la Società ha in mente di realizzare. Abbiamo parlato a grandi linee, siamo un pò in ritardo ma recupereremo velocemente terreno. Non vogliamo fare le cose frettolosamente giusto per dire che le abbiamo fatte prima degli altri. Ora siamo in campagna acquisti, sono convinto che con l’aiuto della società riusciremo anche a portere nuovi innesti di valore a questo gruppo che ha già le basi per fare bene.
05082015