2 giugno, ultimo discorso di Porro con stoccata alla Lega
SARONNO – “Questo è il mio ultimo discorso ufficiale da sindaco di Saronno. Sono stato eletto per la seconda volta 5 anni ed ho iniziato il mio mandato giurando sulla Costituzione. In una giornata come oggi in cui parliamo della Festa delle Repubblica non posso che auspicare che anche il prossimo primo cittadino mantenga fede alla carta costituzionale e canti l’inno in tutte le occasioni ufficiali”.
E’ chiara la stoccata alla Lega Nord lanciata dal primo cittadino Luciano Porro durante il discorso ufficiale nel corso delle celebrazioni per la festa della Repubblica. La giornata è iniziata alle 10 in piazza Libertà dove prima dell’alzabandiera l’argomento di conversazione erano ovviamente i risultati elettorali ma i possibili scenari per il ballottaggio. In piazza erano presenti i delegati delle associazioni d’arma (associazione nazionale carabinieri, gli alpini, i bersaglieri, i marinai, i paracadutisti), alle autorità militari (dal luogotenente Diego Salva comandante della stazione cittadina dei carabinieri al tenente Marco Velonà della tenenza dei carabinieri con il comandante della polizia locale Giuseppe Sala) alle associazioni dalle crocerossine all’Anpi erano presenti anche molti esponenti politici. In prima fila le autorità civili il sindaco Luciano Porro, il presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi e gli assessori Giuseppe Nigro e Cecilia Cavaterra.
Dopo l’alzabandiera, scortato dalla banda, il corteo si è spostato in villa Gianetti dove il sindaco Luciano Porro ha tenuto un breve discorso, già pubblicato su il Saronno sette e scritto a due mani con l’assessore Nigro dedicato alla conferenza di Vincenzo Ferrari, professore emerito di Filosofia e Sociologia del Diritto dell’Università degli studi di Milano sul tema “il lavoro come fondamento della Repubblica democratica italiana” che si è tenuto subito dopo.
Il primo cittadino ha ricordato la sua trasferta negli ultimi giorni a Pegognaga, paese del mantovano aiutato da Saronno subito dopo il terremoto, ed ha salutato i saronnesi sottolineando come quello fosse il suo ultimo discorso da primo cittadino. Non è mancata una stoccata, neanche troppo velata, alla Lega nord in vista del ballottaggio.
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02062015