Attac: “In via San Cristoforo “recupero” con tanto brutto cemento”
“Ecco cosa ci regala la nostra Amministrazione giusto qualche giorno prima di lasciarci – esordisce il gruppo – un piano “di recupero” nella città storica (zona “nucleo di antica formazione”) che prevede all’angolo di via
San Cristoforo con piazza Unità d’Italia l’abbattimento degli edifici esistenti (“recupero”?) per costruire ex novo un edificio di tre piani affiancato (su piazza Unità d’Italia) da un modernissimo palazzotto di cinque piani, che nulla a che vedere con la porta di accesso al nucleo antico della città”.
Gli attivisti partono dai dati:”Oltre 7,7 metro cubi di cemento (3 mc per ogni mq!) per 22 appartamenti e 6 negozi (destinati a rimanere vuoti come i già troppi esistenti?), oltre a 2 piani interrati tra magazzini negozi, cantine e
box per un totale di 51 posti auto e 34 box, che però non serviranno alla cittadinanza ma saranno privati. Infatti tutti gli standard (aree cedute per servizi pubblici es. verde e parcheggi) saranno ”monetizzati”, perché
si sostiene di non poter recuperare gli spazi necessari all’interno del progetto (sic! per forza se si costruisce tutto il possibile anche l’ultimo rettangolino non edificato verso piazza Unità d’Italia!), mentre vengono ceduti al Comune ben 41,50 metri quadrati per il marciapiede. Quasi tutta la superficie non è drenante perché il “verde” sarà soprattutto quello a copertura dei box interrati”.
Non manca il risvolto economico: “Il Comune incassa poche briciole (ca. 500.000 euro) ma d’altra parte è stato proprio l’assessore all’Urbanistica Campilongo a dirci che questo PGT è il “prezzo da pagare”, un prezzo sempre a senso unico, verso i profitti privati! In aggiunta, il piano è stato dichiarato non assoggettabile a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ma gli
Enti coinvolti (ASL, ARPA, Provincia) hanno presentato le proprie osservazioni che riguardano, appunto, le superfici drenanti, il consumo di acque e i quantitativi di acque da depurare e “una serie di criticità non
adeguatamente approfondite” (ARPA)”.
Non mancano alcune richieste specifiche: “Inoltre vorremmo anche capire l’esito della valutazione (favorevole) della Commissione Paesaggio comunale, che non è stata pubblicata. La nostra associazione ha presentato le proprie osservazioni al Piano e non mancheremo di informare i cittadini su questo ennesimo, brutto cemento che andrà nuovamente a gravare sulla città”.
06052015