Via Carso, Gilli: “Un errore costato 10 mila euro”

SARONNO – “Con nota datata 31 marzo, ma inviatami il 2 aprile (ossia due giorni dopo la scadenza del termine perentorio previsto dal regolamento del consiglio comunale), l’Amministrazione, a firma del vice sindaco Valeria Valioni ha risposto obtortissimo collo alla mia interrogazione a risposta scritta del 1° marzo in cui chiedevo conto dei lavori allora in corso di radicale modificazione dell’intersezione tra via Carso e via Varese”
Inizia così l’ultimo intervento, sul suo blog personale, dell’ex sindaco Pierluigi Gilli, ed candidato con la coalizione formata da Ui, Fi e Popolari in merito al maxi marciapiede, fatto e poi smontato di via Carso.
“L’eliminazione della situazione preesistente era stata fortemente criticatada residenti e non, i quali lamentavano che, con il restringimento della careggiata, si rendeva pressoché impossibile la svolta a destra e si cagionavano irresolubili incolonnamenti nella stessa via Carso, soprattutto nei momenti topici dell’ingresso e dell’uscita degli studenti e personale dai tre Istituti Superiori collocati nei dipressi, con quell’unico sbocco stradale.
Le proteste, piuttosto vivaci per l’incomprensibilità dell’intervento,costrinsero la Giunta a fare repentinamente marcia indietro, resasi conto dell’irrazionalità del maximarciapiede fortemente voluto dall’inossidabile velocipedista assessore Barin e dal suo consulente tecnico Dondé.
Con pietose bugie e contraddizioni palesie, la Giunta – travolta dall’impopolarità – ha deciso politicamente (opinione del Barin) di ritornare come prima, smontando ciò che era già stato fatto e motivando il ritorno alle origini con la balzana giustificazione che si trattava di un “esperimento”.
Il ripristino, a tutt’oggi, non è ancora terminato, né si è tracciato il tanto magnificato nuovo passaggio pedonale; c’è ancora un cantiere, mentre la segnaletica orizzontale, disegnata alla bell’e meglio su un manto stradale approssimativo, ha dei tratti umoristici: la rifatta parola “stop” si sovrappone non esattamente a quella precedente, dando un risultato da disturbo visivo: si vede doppio”.
Gilli dopo le proprie considerazioni da spazio anche alla risposta dell’Amministrazione: “La risposta, che riproduco nel testo integrale, trasuda imbarazzo ed arrampicamenti sui vetri: si parla di “quadro di progettazione più ampio”, di presa d’atto che “il flusso di percorrenza pedonale – dovuto alla presenza degli istituti scolastici – risulta essere diretto per la maggior parte verso la stessa via Carso e non verso di via Varese”, sicché “si è deciso di riesaminare la soluzione progettuale iniziale”.La scoperta dell’acqua calda, come se la situazione di via Carso e la presenza di ben tre istituti superiori fosse ignota agl’ìncliti amministratori e ci fosse bisogno di un consulente esterno (“da Cormano”, precisa la risposta) che, evidentemente, ignora Saronno o si affida solo all’estro della progettazione a tavolino”.
Non manca l’aspetto economico:”Con il bel risultato economico che questo “esperimento” è costato ai Saronnesi ben 9.700 euro più iva: per fare niente o, meglio, per giocare al Lego e, dopo le proteste legittime dei cittadini, ritornare a com’era prima. Suppongo che l’iva sia all’aliquota del 10% e non del 22%; quindi euro 9.700 + euro 970 = euro 10.670,00 letteralmente buttati via; cui aggiungere, per quota parte, la parcella del progettista di Cormano”.
Dura la chiosa: “Complimenti vivissimi alla Giunta, che piange miseria ad ogni piè sospinto ed applica le aliquote massime ai tributi comunali, ma – quando si tratta disprechi – si distingue in quantità, qualità e fantasia. Non oso fare i conti sullo spreco di risorse per la magnifica pista ciclabile di via Varese, specie per il tratto in cui sostituisce il marciapiede e passa dove insistono le aperture di negozi e condominii e i pedoni (“utenza debole”) rischiano di essere travolti dai velocipedi, nonché per i vezzosi similmattoncini di un bel giallo paglierino che daranno una nota di colore ai nostri grigi inverni: e dire che, per far capire ai riluttanti concittadini il senso e l’uso della nuova circolazione, l’Assessore Barin ha dovuto stilare (mai successo prima!) un preziosissimo ed illustrato manuale d’uso: una chicca letteraria, da segnalare al premio Strega”
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Commenti
Il ristringimento e molto pericoloso per bici e moto
L’unica cosa utile sarebbe cominciare a mettere un pò di dossi rallentatori.
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Nel tuo box
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L’unica cosa utile sarebbe fare qualcosa per la sicurezza contro furti, rapine, scippi e compagnia.
Basta sprecare soldi, concentriamoci sui problemi VERI !
Premesso che questa, come altre scelte viabilistiche (dette anche “barinate”) attuate da questa amministrazione sono orrende, dannose e costose sotto tutti gli aspetti, da quale pulpito vien mai la predica:
caro ex e mi auguro mai più sindaco gilli,
dove sono i promessi e mai arrivati oneri di urbanizzazione per l’area ex-cemsa dove oggi, a memento perenne ci sono solo 2 piloni e una spianata di erbacce?
quanto è costata a saronno la tanto da lei voluta e subito abortita università?
quanto è costata quella, sempre da lei voluta, bellissima palla con gazebo posta alla rotatoria vicino al teatro che sicuramente milioni di visitatori dell’expo verranno a vedere?
è ben vero che, visto che si candida, qualcosa deve pur dire ma un pò, poco poco di pudore abbia la decenza di mostrarlo
nb per la redazione: vorrei sperare che il mio intervento, non essendo offensivo o di cattivo gusto, non venga censurato
saronnese 64 giga ram
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e basta dietrologie e con la storia che Gilli era l’avvocato di Di Luccio anche quando era sindaco
Bravo Pierluigi! e dire che hanno avuto la faccia tosta di dichiarare a mezzo stampa che è stato un intervento a costo zero. Vergogna!
Questa è sostanza di chi conosce il labirinto amministrativo e ne ha competenza per affrontarlo, al contrario di chi vuol amministrare la città e non ha alcuna idea di come si possa fare
Bravo Gilli
ecco già solo i lampioni nuovi per lo stadio venivano via …….
forse l’avv.gilli non si ricorda quanto accaduto durante la sua ammiinistrazione alla rotonda posta in fondo alla cascina ferrara – quante volte è stata modificata? almeno due volte in quanto inadatta alla circolazione
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Gilli avrà fatto anche degli errori, ma quelli di Barin sono decisamente più numerosi, più costosi e più dannosi.
Denuncia assolutamente valida della incapacità di questa amministrazione. Ciò che stupisce è che abbia il coraggio di farla Gilli: è inevitabile il ricordo del discorso evangelico della pagliuzza e della trave. Quante centinaia di migliaia di euro ha perso il Comune di Saronno per l’ atteggiamento di Gilli nei confronti dell’amica Cemsa???
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Aggiungete costi fuochi artificiali sul tetto del municipio e i danni provocati…fp10kdi euro?
purtroppo di errori simili la “USCENTE”ne ha fatti MOLTI speriamo gli elettori se ne ricordino
notiziona,,,,ben 10.000 euro buttati, !!!!!!!!!!!!!!per una citta’ ostaggio degli extracomunitari e della microcriminalita’, dei telosini, della mancanza di lavoro, degli edifici dismessi abbandonati e invasi da clandestini,dei negozi che chiudono perche’ nessuno trova piu’ parcheggio se non a rischio multa, perche’ in comune non riescono a prendere una decisione che e’ una!!!!salvo quelle solite demagogiche e inutili dei 15 all’ora e altre caxxxxxate, il problema di via Carso e’ fondamentale…ottimo inizio per l’antagonista futuro alle elezioni di sindaco..
in effetti io lo metterei in cima alla lista dei desideri dei cittadini Saronnesi, e si che di cose importanti di cui parlare ce ne sarebbero…mmmmahhh
Bravissimo Avv. Gilli, finalmente qualcuno ha dimostrato che i vari fantasiosi esperimenti viabilistici dell’assessore Barin applicati direttamente sul campo in tutti questi ultimi anni senza mai aver fatto i necessari studi di fattibilità preliminare hanno avuto un costo alla cittadinanza di Saronno….. eccome! Dovremmo chiedere il risarcimento danni!
si deve essere ripreso dal pesce d’aprile del parcheggio allo stadio Colombo, unico amministratore nel raggio di almeno cento chilometri ad avere abboccato :-)… prontamente cancellato perchè avvertito da qualcuno più furbo giusto sul suo blog, le tacconature come le chiama lui sul sagrato del santuario sono dovute alla scellerata scelta del materiale per un parcheggio (perché così è stato ridotto da un’altrettanta scellerata decisione, dopo averlo chiuso — quanto è costata la catenella amovibile e il personale per gestirla??)…e ci risparmiamo quella meravigliosa palla all’ingresso della città.
Sarebbe opportuno sapere anche quanto sono costate le “sperimentazioni” di via Varese, di via Filippo Reina , della cartellonistica e segnaletica orizzontale per i 30km/h ecc. ecc. Giusto per comprendere come sono stati spesi anche i fondi elargiti da altri enti come sostenuto più volte dagli Amminisratori. Intanto la Città e strapiena di marciapiedi dissestati , buche nell’asfalto che si disgrega ancha al sole, panchine e giochi dei Parchi distrutte , cestini penzolanti, segnaletica stradale divelta e altro ancora che balza agli occhi di chi vuol vedere. Forse la priorità andava data alle manutenzioni di ciò che esiste già , prima di spendere altri denari in opere (leggasi segnalatica orizzontale aggiuntiva o “innovativa” ) che sicuramente ( è sotto gli occhi di tutti ) daranno luogo ad un aggravio nei costi di manutenzione.
Un plauso a chi, con costanza, ha e sta cercando di fare emergere questi sprechi.
Speriamo che il prossimo Sindaco chieda i danni a Porro, Barin e compagni. Non solo per Via Carso ma per tutte le opere inutili che sono state fatte in questi 5 anni.