Nasce il “Laboratorio cittadino” per il riuso temporaneo delle aree dismesse
Diverse le professioni (studenti, educatori, artisti, legali, architetti, agronomi, informatici, grafici, etc.), le provenienze e le età (dai ventenni ai…più maturi), associati e singoli interessati. Presenti anche rappresentanti di un’associazione di Busto A. (Humanit Ars 14) che sta portando avanti analoga esperienza e con cui potranno nascere collaborazioni. Forte è infatti la necessità di “mettersi in rete” con altre esperienze. Così anche sul fronte istituzionale e partecipativo: si sono condivise le esperienze sui “beni comuni” già avviate dal Comune di Napoli, il nuovo regolamento edilizio di Milano e l’innovativo Regolamento di “cittadinanza attiva” già approvato in più di 20 Comuni Italiani, tra cui Bologna.
Si vuole allargare la partecipazione a tutta la cittadinanza interessata a proporre progetti da realizzare in spazi che potrebbero essere finalmente disponibili per le tante attività che non trovano “casa”, anche per favorire nuova occupazione. “Anche a questo scopo – concludono gli organizzatori – fino a che non avrà una sede propria, il Laboratorio sarà “itinerante” in spazi diversi nei quartieri della città e si doterà di una pagina FB e una mailing list a cui poter partecipare con idee e proposte. A febbraio il prossimo incontro, nel frattempo si raccolgono idee, proposte e…braccia”.
(foto archivio)
23012015